Prefazione
Questo lavoro è una mia libera selezione e sintesi, accompagnata da un mio commento, degli insegnamenti impartiti da ‘Azaria’, nome dell'Angelo Custode della grande scrittrice mistica moderna Maria Valtorta.
Libera selezione, sintesi e commento redatti al fine di rendere questi insegnamenti - impartiti con un linguaggio aulico e poetico – più comprensibili al normale lettore.
Sono insegnamenti per tutti i cristiani, indistintamente, ma in particolare utilissimi per quelle persone che sono dotate di ‘carismi’, vale a dire i ‘carismatici’, come ad esempio la mistica in questione.
Vi domanderete a questo punto, voi che siete persone ‘normali’ ed in quanto tali ‘digiune’ di queste tematiche, cosa siano mai questi ‘carismatici’ e i relativi ‘carismi’.
Tempo addietro1, parlando con un amico che di ‘carismi’ se ne intende, questi ebbe a dirmi una frase che suonava come… ‘i carismi sono una gran bella cosa, ma i ‘carismatici’, talvolta…’.
Da parte mia osservai che ‘talvolta’ un carismatico può deludere perché si può fare l’errore di idealizzarlo troppo, mentre in realtà non si considera mai abbastanza il fatto che quel carismatico che ‘parla con Dio’ non è un ‘santo’, ma solo un uomo, e ‘talvolta’ non dei migliori.
E’ infatti un uomo che, spesso di punto in bianco, viene chiamato a percorrere una sua particolare via alla ‘santità’ ma che, gravato dal peso della propria umanità, non riesce a procedere con il passo leggero ed agile dell’atleta spirituale.
In effetti il comportamento del ‘carismatico’ potrebbe in qualche occasione dare anche ‘scandalo’, nel senso di suscitare perplessità di fronte a certi suoi atteggiamenti, specie a chi non ne conosce le problematiche ed i pesi che egli porta...
San Paolo, che possiamo considerare il ‘maestro’ dei carismatici, parla diffusamente dei ‘carismi’, cioè di questi particolari doni spirituali concessi dal Signore, e ne elenca una lunga serie, peraltro solo esemplificativa.2
Tutti i carismi sono importanti anche se San Paolo dà maggior valore soprattutto a quello della profezia, perché - egli dice - chi profetizza ‘parla agli uomini, li edifica, li esorta, li consola’.
Egli precisa tuttavia che a nulla servirebbero i carismi se colui che li possiede non avesse anche la virtù della Carità.
Questa ha come oggetto l’amore verso Dio e, come conseguenza, l’amore verso tutto ciò che è da Dio amato, compresi i peccatori ed i nostri nemici.
Già da queste ultime parole si può intuire quanto sia allora difficile e dura la ‘vita’ del carismatico che, prima di essere tale, è invece – come già detto - anzitutto un ‘uomo’.
Fortunatamente Dio non pretende da lui la perfezione assoluta ma quella relativa, quella cioè commisurata alla sua ‘capacità’, e cioè perseguibile con tutto il 'suo' cuore e con tutte le 'sue' forze.
Padre Enrico Zoffoli3 ha infatti definito il ‘carisma’ come «un favore preternaturale e transitorio, comunicato dallo Spirito Santo per il bene della Chiesa…, che non suppone necessariamente la santità né è un segno infallibile della medesima…».
«Alcuni carismi – continua Padre Zoffoli – presentano evidenti analogie con certe doti straordinarie di soggetti studiate dalla parapsicologia nonché con abili manovre di individui spregiudicati, pienamente disponibili anche alle arti diaboliche. Da ciò la difficoltà di distinguere i veri carismatici dai falsi e cioè le reali influenze dello Spirito rispetto a quelle false. E’ proprio per queste possibili ambiguità che – continua ancora Padre Zoffoli – è giusto ricorrere al giudizio della Gerarchia per distinguere i veri dai falsi doni dello Spirito, e ciò spiega come di fatto, nel corso dei secoli, alcuni abbiano potuto illudersi attribuendo a Dio fenomeni d’ordine naturale o d’origine diabolica e persino patologica».
Come già sopra accennato, San Paolo parla diffusamente dei carismi, doni gratuiti e straordinari che egli considera preziosi, ed invita a non soffocarli.
A titolo esemplificativo, dirò che vi è il carisma della sapienza, e cioè quello di saper esporre le più alte verità cristiane in maniera superiore alle naturali possibilità umane di conoscere le cose di Dio, quello della scienza che illumina l’intelletto del carismatico perchè egli sia strumento di diffusione della verità e di confutazione dell’errore e di insegnamento delle verità elementari del Cristianesimo, quello della fede in grado straordinario, quello delle guarigioni, dei miracoli, e ancora quello del discernimento degli spiriti, vale a dire la capacità di determinare come per intuito l’origine divina, o naturale o diabolica dei fenomeni carismatici, e poi il carisma delle lingue o glossolalìa, con il quale si parlano varie lingue sconosciute al carismatico, nonché il carisma parallelo della interpretazione di queste lingue.
Infine il carisma della profezia, e cioè il dono di parlare ‘in nome di Dio’ sotto l’ispirazione dello Spirito Santo.
Il carisma della profezia è quello più conosciuto, se non altro per le rivelazioni profetiche dell’Antico Testamento, ma forse il grande pubblico estraneo a queste problematiche non sa che i ‘profeti’, cioè coloro ai quali Dio si comunica e che parlano per suo conto, hanno continuato ad esistere anche dopo ed esistono oggigiorno.
Chiarito dunque cosa sono i carismi e cosa sono i carismatici, rimane pur sempre il problema a cui ho accennato all’inizio, quello cioè posto da quel mio amico il cui pensiero, espresso in parole povere e brutali, avrebbe potuto anche suonare così: «Come mai certi carismatici, che dovrebbero essere uomini di Dio, quando li senti parlare 'fuori sacco' ti fanno talvolta cadere le braccia?».
La mia risposta - non prendendo ovviamente neanche qui in considerazione quelli che carismatici veri non sono - è che certi comportamenti di veri carismatici sono imputabili alla loro umanità che talvolta emerge energicamente nonostante il carisma e nonostante gli sforzi per comprimerla.
Anzi, una umanità che a volte si ribella e tanto più vuole emergere quanto più uno cerca di comprimerla, come quella palla che venga cacciata e tenuta sott’acqua ma che poi schizza fuori non appena uno molla la presa: è insomma l’io che conculcato dallo spirito, non vuole affogare, reclama il suo diritto a sopravvivere, emerge, annaspa e… grida aiuto a modo suo, sfogandosi.
Ecco dunque l’utilità degli insegnamenti di ‘Azaria’, posto da Dio al fianco della mistica per darle istruzione e forza al fine di portare meglio a termine la sua missione di ‘anima-vittima’ e di scrittrice.
L’Opera principale4 di Maria Valtorta è enciclopedica ed eccezionale da ogni punto di vista, ma quel che mi preme qui dire è invece che fra le sue opere ‘minori’, che sono tutt’altro che minori, ve ne è una – ‘Il libro di Azaria5’ – che raccoglie gli insegnamenti impartiti dall'Angelo alla mistica ma che sono fondamentali non solo – come già detto all’inizio - per l'ammaestramento dei cristiani e dei carismatici, ma anche per quello dei loro direttori spirituali.
Si tratta di insegnamenti - come voi stessi potrete constatare personalmente dalla sintesi che ve ne farò - preziosi ed interessanti per l’edificazione di chiunque voglia percorrere un cammino cristiano ma che ogni carismatico – chiamato in sostanza a percorrere un cammino di ascesi - non solo dovrebbe leggere accuratamente per propria elevazione spirituale ma anche approfondire con la meditazione per metabolizzarli e farne una base di vita, senza spaventarsi di quanto, a lui ‘carismatico’, viene in essi richiesto.
Ma per chi non avesse sottomano il suddetto libro editoriale - o per chi, pur avendolo, trovasse difficile ricavarne una sintesi ‘pratica’, mi permetto io di approntare, qui di seguito, un ‘vademecum’ spicciolo, rielaborando dagli insegnamenti elevati dell’Opera alcuni concetti in forma elementare e semplice che però, proprio per essere tali, potranno essere memorizzati e ‘metabolizzati’ più facilmente.
Oltre che a soddisfare una legittima curiosità dei lettori, questo mio lavoro potrà quanto meno servire a quei carismatici di cui parlava il mio amico che – privi magari dell’assistenza di un ‘direttore spirituale’ - si lasciano talvolta trascinare un poco troppo dalla loro umanità, cioè dal loro ‘io’.
L'autore
2 1 Corinti: Capp. 12,13,14
3 E. Zoffoli: 'Dizionario del Cristianesimo' - Ed. Sinopsis
4 Maria Valtorta: ‘L’Evangelo come mi è stato rivelato’, in dieci volumi – Centro Editoriale Valtortiano di Isola del Liri (FR)
5 Maria Valtorta: ‘Il libro di Azaria’ – Centro Editoriale Valtortiano