1. NON SI PUO’ PARLARE DELLA NASCITA DIGESU’ SE NON SI PARLA PRIMA DI MARIA
1.1 Per comprendere meglio Gesù bisogna comprendere meglio Maria: il suo ‘ruolo’ nel Progetto Creativo di Dio.
Nel momento in cui mi accingo ad iniziare questa mia narrazione mi sento come attanagliato dalla paura di dover scrivere una cosa impossibile.
Come posso pretendere di scrivere e commentare - io: razionalista, non teologo - una ‘vita di Gesù’, là dove si sono già cimentati scrittori di alta levatura, dottrina ed erudizione?
Ciò che mi rassicura, tuttavia, è l’idea di non dovermi ‘inventare’ una vita di Gesu né di pretendere di scrivere una sua ‘vita’ commentando alla bell’e meglio i versetti del Vangelo.
I Vangeli non raccontano la vita di Gesù ma sono detti, discorsi od episodi che se possono fare capire bene i suoi insegnamenti ed il suo pensiero non consentono di tratteggiare la Sua Biografia secondo una consequenzialità logico-temporale, vale a dire un succedersi logico e coordinato dei vari avvenimenti.
Quest’ultimo aspetto è invece desumibile - come già anticipato nella Prefazione – dalle oltre 600 visioni sulla sua infanzia e sui Suoi tre anni di vita pubblica avute negli anni ’40 del secolo scorso dalla mistica Maria Valtorta. 1
Cosa rispondere tuttavia a tutti coloro che – leggendo questo mia racconto sulla vita di Gesù tratta dalle visioni valtortiane – vi troveranno episodi sconosciuti, non menzionati nei Vangeli?
Anche la mia, a maggior ragione perché modesta, verrà chiamata ‘un’opera malamente romanzata’ della vita di Gesù come quell’anonimo redattore dell’Osservatore romano volle commentare quasi cinquant’anni fa la messa all’Indice dell’Opera della mistica che tuttavia - tradotta in numerose lingue - è ormai conosciuta e letta quasi con venerazione da moltissime persone in tutto il mondo?
Risponderò a costoro con le parole e l’iperbole dell’evangelista Giovanni alla conclusione del suo Vangelo: se si fossero dovuti raccontare tutti gli episodi della vita di Gesù che gli apostoli avevano vissuto con Lui nei suoi tre anni di vita pubblica, forse non sarebbe bastato ‘il mondo intero’ a contenere i libri che si sarebbero dovuti scrivere.
Potrei però parlare di Gesù senza parlare prima della Madonna, la Madre perfetta che lo ha messo al mondo?
Come sarebbe stato possibile al Verbo di Dio entrare nella Storia e divenire Carne-Gesù se Maria non avesse dato il suo ‘Sì’ permettendo l’Incarnazione e l’Avvio dell’Opera della Redenzione dell’Umanità?
Comincerò dunque con il parlare di Maria perché il Dio Uno e Trino, volendo incarnarsi attraverso il suo Verbo Purissimo, non poteva farlo che in un seno senza Macchia, preservato cioè dalle conseguenze del Peccato originale compiuto dai primi due Progenitori.2
Il primo uomo - come poi Maria SS. concepita immacolata, cioè priva di colpa d'origine - amava perchè pieno di 'Grazia'.
La Grazia è Sapienza, la Sapienza è Dio, Dio è Amore.
L'uomo aveva in sè l'Amore ed amava, ma quando la Superbia, quel vapore che già si era condensato in Lucifero, si condensò nei Primi Due - ed essi, non paghi di avere praticamente tutto, vollero essere come Dio, come Lucifero – ecco che essi diventarono di fatto ribelli, usurpatori, e come ribelli ed usurpatori vennero cacciati dal Paradiso.
Come dunque il primo uomo perse la Grazia - e quindi il diritto, per cominciare, a permanere nel Paradiso terrestre, anticipazione di quello celeste - così i 'successivi' perdono la Grazia, grazie al peccato: non quello d'origine ma quello che ogni giorno essi commettono contro se stessi andando contro la legge che Dio ha messo nei loro cuori, la legge dei comandi.
Essi peccando per mancanza d'amore contro Dio e contro se stessi sono omicidi degli altri, dell'anima degli altri, grazie al saper odiare, e suicidi ad un tempo di se stessi uccidendo la Grazia in sè, quella che rende l'Anima 'viva', quella che la mantiene figlia di Dio e che, una volta perduta, li fa figli di Satana.
Nella sua Misericordia3 - Giustizia coi primi due, Misericordia per i successivi - Dio fece però la Promessa, la promessa di Salvarci: la promessa di Maria, già concepita nella sua mente ab-initio, pronta - come Anima - a discendere in un seno sulla terra - un seno già di santa, sua madre Anna - per santificare la terra accogliendo poi, con il suo libero arbitrio, lo Spirito di un Dio che si sarebbe sacrificato per salvarci, che avrebbe dato la sua vita per ridarci la nostra, la vera Vita.
Un Dio che ci avrebbe dimostrato - con l'azione, per insegnarcelo - la vera sostanza dell'Amore che non è, no, dare la vita per gli amici - perchè questa è generosità portata al massimo livello, altruismo, ancora venato da interesse umano - ma darla per i 'nemici', i nemici di Dio: non nemici perchè lo crocefiggevano - chè la vita umana nulla vale se non per il fatto che essa è sofferenza e quindi mezzo di santificazione - ma perchè nemici del proprio spirito, che è spirito infuso da Dio, creato da Dio a sua immagine e somiglianza.
Ecco spiegato in breve il 'Progetto creativo' di Dio. Non progetto sull'universo, fatto di materia, ma progetto sull'uomo, fatto di spirito, che in spirito Dio vuole ritorni a Sé.
In spirito dopo il primo giudizio, quello particolare, e con la carne glorificata dopo quello ultimo: perchè anche la carne gioisca e venga ricompensata nella sua nuova gloria, gloria di carne martirizzata (e perciò superiore alla gloria che – se non avesse commesso il Peccato originale - avrebbe dovuto avere Adamo, che gloria non sarebbe stata perchè 'donata' e quindi avuta senza merito) dalle sofferenze patite e superate nella vita terrena.
La ‘carne’, corrotta dal Peccato d'origine, corrotta da Satana per farci perdere la figliolanza di Dio, è stata infatti da Dio utilizzata per ridarci - attraverso la sofferenza, e quindi con più merito - la figliolanza rubataci, consentendoci di godere, nel Paradiso celeste, di una Gloria ancora maggiore: quella che spetta a coloro che sanno essere Martiri, martiri della vita, le cui sofferenze, le normali sofferenze, accettano e offrono, sull'Altare dell'Amore di Dio .
1.2 Maria: il Capolavoro della Creazione, l’Archetipo dell’Uomo perfetto, l’Antidoto al veleno di Satana.
Il mariologo Gabriele Roschini quando parlava nelle sue Opere della Madonna sapeva certo molto bene quello che diceva e aveva definito Maria il ‘Capolavoro di Dio’.
Noi potremmo definirla ‘Capolavoro della Creazione’.
Ve lo spiego ancora qui, come prima, a modo mio.4
Gesù è Sapienza, e nel Libro della Sapienza parla della Madre della Sapienza, cioè di Dio-Gesù.
Dio ‘pensò’ l’anima di Maria fin dal principio, prima ancora di porre mano alla Creazione, perché il Capolavoro della Creazione sarebbe stato Maria.
La sua futura nascita, la creazione perfetta, avrebbe da sola giustificato la creazione dell’uomo, creato perfetto ma poi invece volontariamente decaduto.
L’amore di Maria verso Dio, la sua Purezza, l’aver creato Dio l’anima di Maria, un’anima che lo avrebbe amato come solo Lei avrebbe saputo fare, avrebbe poi giustificato da parte di Dio la decisione di non distruggere la razza umana, traditrice e ribelle, dopo il Peccato originale.
Tutte le bellezze della natura e dell’universo sono state fatte per l’uomo, perché alla ‘felicità’ di Dio non era certo necessario l’universo, poiché Dio bastava a se stesso.
Nonostante il fatto che dopo il Peccato originale la corruzione sia entrata nella natura e nell’uomo, che cominciò a conoscere la sofferenza e la morte, la vita merita sempre d’esser vissuta, e quindi l’aver concesso alla razza corrotta di perpetuarsi e di poter vedere le bellezze straordinarie della Natura è stato ancora un dono di Dio.
La Mente suprema ‘sapeva’, fin da prima della Creazione, che l’uomo sarebbe stato ‘omicida’ della propria anima e ‘ladro’ dei doni spirituali ricevuti da Dio e allora – Buona all’estremo – pensò, da prima che la Colpa fosse, al mezzoper annullare la Colpa: il Verbo-Gesù e allo strumento per rendere il mezzo operante: Maria, la cui anima venne quindi ‘vagheggiata’ in anticipo nel Pensiero sublime del Padre.
L’uomo – corrotto nello spirito – sarebbe diventato ‘carne’, e per salvare la ‘carne’ il Verbo avrebbe dovuto farsi Carne. Il Verbo incarnato avrebbe dovuto sublimare la ‘carne’ umana per portarla in Cielo.
Ma, per essere Carne, Dio-Figlio aveva bisogno di una Madre che lo generasse secondo le leggi della carne. E per essere Dio aveva bisogno che il Padre fosse Dio.
Ecco dunque Dio – ab aeterno – ‘concepirsi’ la Sposa che, secondo la ‘carne’, sarebbe stata Madre del Figlio.
La creazione dell’uomo, per come era stata concepita nella mente di Dio, avrebbe dovuto rappresentare la quintessenza della spiritualità e dell’amore.
La nostra mente si smarrirebbe se potesse pensare come sarebbe divenuta la specie dell’uomo se l’uomo non avesse cominciato invece a riprodursi secondo gli insegnamenti di Satana.
L’uomo perfetto si sarebbe riprodotto carnalmente, ma di un amore dal quale la sessualità come la intendiamo noi - e a maggior ragione la libidine - sarebbero state assenti.
Satana – per spregio a Dio che è Purezza assoluta – ha voluto degradare il concetto d’amore, portandolo ad un livello che – spiritualmente parlando – è sub-animale, perché l’animale copula ma lo fa ai soli fini del mantenimento della specie, per comando divino che così ha prescritto per la sua sopravvivenza.
Ma all’uomo e alla donna depravati da Satana – ecco la rivincita di Dio – Dio volle contrapporre l’Uomo per eccellenza: Gesù, nato da una Donna sovrasublimata da Dio, al punto che – grazie alla potenza di Dio – Ella avrebbe generato un Figlio senza alcuna cooperazione umana ma per un atto di volontà divina che l’avrebbe decretato con un ‘Fiat’.
Prima che Satana diventasse il Ribelle e il Corruttore della razza umana, egli era già il Vinto, da Maria, che avrebbe dato alla luce l’Uomo: il vertice della Perfezione.
Satana tolse però a Dio la gioia di esser Padre di tutti gli uomini, perché una parte di essi – nel proprio libero arbitrio – avrebbe preferito Satana come padre.
Sulla base del progetto di Satana i ‘figli di Dio’ avrebbero dovuto diventare tutti figli suoi, venendo loro preclusa - a causa del Peccato originale e dei peccati individuali successivi - la possibilità di un ritorno al Cielo che è Perfezione.
Grazie però a Maria, che seppe mantenersi Pura in un mondo depravato dando vita di carne al Figlio di Dio, l’Umanità sarebbe stata invece riscattata e avrebbe conosciuto in quale modo avrebbe potuto - con un poco di buona volontà - ritrovare la strada del Cielo.
Se Satana aveva voluto vendicarsi di Dio - che l’aveva fatto cacciare dal Cielo - corrompendo la spiritualità dell’uomo perfetto, Dio si era però già preso in anticipo la sua rivincita su Satana pensando – ancor prima che Satana fosse Ribelle – di portare la perfezione della creazione di Maria ad una superperfezione, creando l’Uomo per eccellenza, neanche originato da un casto abbraccio ma da divino amplesso di pensiero.
Il Battesimo leva la Colpa, ma della Ferita rimane la cicatrice che lascia il segno: la debolezza dell’uomo, i fomiti che lo spingerebbero continuamente verso l’errore, se Gesù non gli avesse messo a disposizione degli aiuti soprannaturali per aiutarlo nella sua battaglia.
Maria – nella quale invece la Colpa non è mai stata e nella quale soprattutto la Purezza si è sempre mantenuta - rappresenta dunque la Creazione Perfetta, il vero ‘Uomo’, razza della quale i Primi Due sono stati, in definitiva, solo dei ‘prototipi’.
Maria fu dunque il ‘modello’, l’archetipo di tutte le creature, la creatura perfetta, degna di ospitare un Dio.
La Creazione fu fatta per Lei perché tutti gli uomini decaduti potessero trovare in Lei la Perfezione, perché da quella Perfezione sarebbe nato il Redentore, che avrebbe riscattato l’Umanità e dato vita – grazie al suo Sacrificio - al popolo dei ‘figli di Dio’.
Eva era ‘perfetta’ ma Dio – che vive fuori del Tempo e quindi conosce in anticipo il nostro ‘futuro’ che ci scegliamo liberamente - sapeva che nella sua libertà Eva avrebbe deciso di sbagliare.
Conoscendo dunque il ‘veleno’ che Satana avrebbe iniettato ad Eva e ad Adamo e, attraverso di essi, alla loro discendenza che avrebbe contratto per ‘contagio’ la stessa ‘malattia’, Dio preparò in anticipo l’antidoto, cioè Maria, ‘pensandola’ fin dall’inizio ma inviandola sulla terra, anima nel seno di sua mamma Anna, quando fossero stati maturi i tempi per la Redenzione, affinché da questo Capolavoro potesse nascere il Dio-Redentore che insegnasse all’uomo, che aveva dimenticato la sua origine spirituale, quale fosse il percorso da compiere per tornare alla Salvezza.
1 M.V. ‘L’Evangelo come mi è stato rivelato’, in 10 volumi, Centro Editoriale Valtortiano, Isola del Liri (FR)
2 Guido Landolina: ‘ALLA RICERCA DEL PARADISO PERDUTO’ – Cap. 64 Edizioni Segno, 1997 – vedi anche l’Opera liberamente scaricabile dal sito internet dell’autore (Sezione Opere) digitando: www.ilcatecumeno.net .
Vedi inoltre Maria Valtorta: Opera già citata, Vol. I, Cap. 4 – Centro Editoriale Valtortiano
3 Genesi 3, 14-15: “Allora il Signore disse al serpente: ‘Poiché tu hai fatto questo, sii maledetto fra tutti gli animali e tutte le bestie della campagna; striscerai sul tuo ventre e mangerai la polvere per tutti i giorni della tua vita! Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua discendenza e la sua; essa ti schiaccerà il capo e tu la insidierai al calcagno’ ”.
4 G.Landolina: ‘La Donna più bella del mondo’, Cap. 3 - Ed. Segno 2001 – vedi inoltre l’Opera nel già citato sito internet dell’autore.
Vedi anche M.V., Opera citata, Vol. I, Cap. 1