CAP. 22
QUINTO GIORNO
(1)
«ECCO LA TERRA PRONTA A RICEVERE GLI ANIMALI,
ULTIMO NELLA TERRA COMPLETATA DI OGNI BENE,
L'UOMO, IL RE...»
22.1 I quattro regni della creazione materiale...
Segretario: Siamo finalmente arrivati alla fine della nostra sessione di lavoro odierna, cioè alla quinta 'fase' creativa:
1, 20 Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sulla terra, davanti al firmamento del cielo».
1, 21 Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque,
secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie.
E Dio vide che era cosa buona.
1, 22 Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi
e riempite le acque dei mari;
gli uccelli si
moltiplichino sulla terra».
1, 23 E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
A ben guardare, l'evoluzione programmata da Dio è ben diversa da quella ipotizzata dagli evoluzionisti.
Quella di Dio é una 'scala' evolutiva che comprende vari 'regni'.
Egli ha prima creato il mondo minerale, inerte e privo di vita che non sia quella fisico-chimica.
Quindi ha creato il mondo vegetale, in cui vi è già un principio vitale. Vi è infatti la linfa che consente lo sviluppo e vi é infine la capacità di riproduzione sia pur con impossibilità di movimento.
A questo punto Dio crea nel quinto giorno il mondo animale.
Quello animale è dunque il terzo 'regno', sintesi dei due precedenti.
Sintesi degli altri due regni perché il mondo animale:
- é strutturalmente composto dalle stesse sostanze che sono proprie del mondo minerale
- ha il principio vitale ed il sangue, che é in qualche modo equivalente - ma di un gradino più elevato - alla linfa del mondo vegetale
- ha la possibilità di riprodursi obbedendo ad una 'legge' interna innata
- si diversifica in qualità rispetto al regno vegetale perché esso ha la libertà dei movimenti ma soprattutto - negli animali di livello superiore - ha la capacità di pensiero e di iniziativa, pur senza avere l'autocoscienza.
L'uomo è considerato dagli zoologi, biologi ed evoluzionisti un animale, ed in effetti biologicamente lo è, e viene comunemente inquadrato nella classe dei 'mammiferi'.
Se consultate un dizionario leggerete che i mammiferi appartengono alla 'specie animale che partorisce la prole e la nutre con le mammelle'. Vengono zoologicamente associati - per citarne solo qualcuna - ad altre categorie quali marsupiali, roditori, cetacei, pinnipedi, scimmie, etc.
Quello che tuttavia la zoologia o la biologia non ci possono dire - perché nel microscopio non lo vedono - è quanto ci dice la Religione che - per Rivelazione - ci fa sapere che l'uomo ha anche l'anima.
Ecco dunque che - grazie ad essa - anche se siamo 'mammiferi', nella scala evolutiva ci differenziamo profondamente dal regno animale.
Il regno animale propriamente detto è infatti solo il gradino che precede il quarto regno della Creazione: quello dell'uomo spirituale dotato di anima immortale.
I regni del Creato sono dunque quattro, anche se la scala della creazione non sarebbe ancora finita.
Infatti alla creazione materiale di vegetali e animali in senso proprio, seguita da quella mista materiale-spirituale dell'uomo, potremmo aggiungere un ulteriore gradino: la creazione puramente spirituale degli Angeli.
Ecco la vera scala dell'evoluzione ascendente!
22.2 Allora sulla Terra, su cui era già luce, acqua e aria, ecco che accende la fonte del calore...
Ora, sempre per non perdere il filo dei vari discorsi che abbiamo fino ad ora fatto, c'é per caso qualcuno che se la sente di riassumere in due parole, il cammino che abbiamo percorso da ieri fino ad oggi?
Voce:1
'In principio Dio creò cielo e terra... Il primo giorno fece la luce' perché la terra era coperta di tenebre e la vita non può esservi dove è perpetua tenebra.
'Il secondo disse: «Sia il firmamento e separi le acque dalle acque»', perché per la vita terrestre ci voleva l'acqua.
Ma questa non doveva essere tutta sul globo o tutta nel cielo. Ma bensì scendere quando era giusto, raccogliersi dove era giusto, risalire per quanto era giusto. Altrimenti la terra sarebbe divenuta polvere o pantano.
'Il terzo giorno creò il mare radunando le acque'.
Il mare: l'enorme bacino per lo scarico di tutte le acque terrestri e per l'alimentazione di tutte le acque celesti che le nubi avrebbero poi sparso nuovamente sulla terra.
Tre giorni per preparare la terra ad essere abitata, e nel terzo giorno la vestì d'erba e piante perché ormai poteva ricevere seme, e farne un utile vegetale.
Allora sulla terra, su cui è già luce, acqua e aria, ecco che accende la fonte del calore, e col sole perfeziona la luce, e con le stelle e la luna vi regola le maree e le onde dei venti e delle acque celesti.
Ecco la terra pronta a ricevere gli animali, ultimo, nella terra completata di ogni bene, l'uomo, il re'.
Segretario: Non avrei saputo immaginare una sintesi più ... 'sintetica' e chiara di questa. Ma riflettiamo ancora un momento su quanto appena ascoltato.
Ci vengono date ulteriori conferme indirette - sia pur in maniera sfumata - ad alcune cose sulle quali abbiamo in precedenza ragionato.
In primo luogo, per quanto riguarda i vegetali, Dio creò prima il seme e non la pianta.
In secondo luogo - dopo la creazione della vegetazione del terzo giorno, e dunque nel quarto giorno - Dio 'accese' la fonte del calore, vale a dire il Sole.
Non viene detto che Dio 'creò' il sole ma che esso venne 'acceso' e se venne acceso significa che prima non lo era, o che non lo era sufficientemente, e ciò può a mio avviso significare che lo portò 'ad infiammazione', come ha decrittato Crombette.
Vi ho già detto della prudenza che dobbiamo avere nei confronti di decrittazioni così difficili, per di più secondo un metodo rivoluzionario che ci disorienta alquanto, ma questo intervento della 'Voce' sembrerebbe proprio confermare le precedenti decrittazioni di Crombette quando egli aveva tradotto che Ehélohidjm (cioé Dio) aveva lanciato una sua 'parola'... '...Per far giungere alla loro piena gloria il sole e la luna deficienti che si muovevano circolarmente disposti sospesi privi di luce, Egli li portò all'infiammazione accelerando il moto interno di cui erano dotati, affinché risplendendo facessero vedere la faccia della terra'.
In terzo luogo la 'Voce' aggiunge che - accendendo il sole - Dio 'perfezionò' la 'luce' del primo giorno.
Ora Crombette, se ho ben compreso, aveva ipotizzato ieri da parte sua che questa 'luce' del primo giorno - diversa da quella del sole da noi conosciuto - fosse da interpretare come una forma di diffusa luminosità stellare sufficiente a permettere la sintesi clorofilliana dei vegetali oppure come una sorta di luce emanata da un sole ma un sole non ancora giunto alla fase di vera e propria gassificazione ed infiammazione.
Le sue non erano tuttavia decrittazioni ma ipotesi interpretative di quanto decrittato, visto che la vera e propria luce solare sarebbe stata creata nel quarto giorno.
La 'Voce', dal canto suo, aveva invece detto ieri una cosa molto diversa a proposito della 'luce' del primo giorno2 e cioé che con quel famoso 'Fiat Lux' Dio aveva creato la 'luce' spiegando però che essa rappresentava una realtà creativa di natura quasi soprannaturale, destinata a produrre misteriosi e benefici effetti sulla Terra.
In particolare la Voce - parlando della Creazione e della Terra in trasformazione - aveva detto:
'...L’atmosfera si purifica alquanto, liberata come è in parte, da ciò che rendeva pesante la nebulosa originaria, il nulla caotico, e la terra, lanciata nella sua traiettoria, ancor nuda, sterile, muta, trascorre pei muti spazi con le creste calve delle sue montagne emergenti appena dalle cupe acque dei futuri bacini.
Poi fu la luce.
Non quella solare, non quella lunare, non quella stellare.
Il sole, la luna, le stelle, sono creature più giovani del globo terrestre.
Dopo la loro creazione il cielo, ossia l’elemento ‘aria’, fu mondo da ogni resto della nuvola primitiva, e gli astri e i pianeti splendettero dando col loro splendore elementi vitali al globo terrestre.
Ma la luce fu prima di essi.
Una luce propria, indipendente da ogni altra sorgente che non fosse il volere di Dio.
Una luce misteriosa, che solo gli angeli videro operare misteriose operazioni a favore del globo terrestre. Perché nessuna delle cose create da Dio è inutile, né nessuna è stata creata senza una ragione d’ordine perfetto.
Così, se prima fu la luce che non gli astri e pianeti, segno è che la Perfezione volle quest’ordine creativo per motivo utile e ragionevole.
Poi fu il sole, la luna, le stelle.
E l’elemento ‘aria’, privato dai gas deleteri e ricco di quelli utili alla vita, favorì il persistere delle nuove creature: i vegetali...'.
Non 'luce' di illuminazione solare, dunque.
Mi ero fatto qualche personale domanda. Si trattava per caso di fotoni di cui pare sia pieno l'Universo? Oppure di 'radiazioni' di natura sconosciuta di cui pure l'Universo é pieno? Non so.
Ora, la 'Voce' di oggi non si può smentire rispetto a quanto aveva già detto ieri e quindi il riferimento di poc'anzi alla 'luce' non dovrebbe riferirsi ad un qualche inizio sia pur modesto di luce solare quanto invece proprio a quella misteriosa 'luce' del primo giorno creativo, quella appunto del 'Fiat Lux' di cui la 'Voce' aveva già parlato e di cui abbiamo citato sopra alcune parole.
La 'Voce' aggiunge oggi che Dio - sulla terra ove era già la 'luce' - accende finalmente anche la fonte del calore, cioè il sole, che a sua volta 'perfeziona' la luce creata precedentemente.
Sembra dunque che qui il sole venga visto non tanto o non solo come una fonte di luce di illuminazione destinata a separare i giorni dalle notti, che pur è indubbio, ma come fonte di calore.
Ricorderete ancora che ieri la 'Voce' - nel parlare della creazione della misteriosa luce del primo giorno - aveva detto che la si poteva intendere come se fosse un 'attributo' di Dio, che di per sé è Luce, una cosa che solo gli angeli videro operare misteriose trasformazioni a favore del globo terrestre.
Non si tratta di fare del 'panteismo', sia ben chiaro. Si parlava sempre di una forma di creazione da parte di Dio, e non di un Dio-Luce che entra nella materia.
Se la 'luce' non era dunque quella solare ma, come detto ieri, una 'sostanza' creata che in qualche modo rifletteva la realtà increata di Dio, che è Luce e Vita, ciò mi spinge a pensare, pura ipotesi, che essa potesse magari rappresentare quella cosa straordinaria e misteriosissima che è la Vita o meglio il 'principio vitale' che anima la creazione vegetale ed animale.
22.3 Un caso di cecità... scientifica: «Nel mio microscopio elettronico non ho mai visto l'anima...».
Il 'principio vitale'..., questa misteriosa realtà che consente a vegetali ed animali di vivere senza che nessuna scienza sia mai riuscita a comprendere in che cosa consista e in quale parte del corpo esso 'risieda'.
Il principio vitale é una cosa 'reale', perché esiste ed è indubitabile, ma è anche evidentemente refrattario ai microscopi degli scienziati, anche quelli elettronici.
Ricordo a questo proposito che in un convegno scientifico all'estero una biologa esperta in genetica e con cariche a livello scientifico 'istituzionale' aveva brillantemente trattato il problema dell'evoluzionismo che lei sosteneva non avere alcun fondamento scientifico riscontrabile nella struttura del Dna.
Uno dei presenti, evidentemente confortato da questo suo autorevole misconoscere la discendenza dell'uomo da una volgare scimmia, si era alzato chiedendole soddisfatto - forse retoricamente - se lei credeva allora all'anima...
Al che - con un sorriso anche amabile ma pur scettico - la sua risposta: 'Io, l'anima, nel mio microscopio elettronico, non l'ho mai vista...'.
Ecco..., la scienza!
Quando pur arriva a smentire la nostra discendenza da una scimmia, non riesce però a trattenersi dallo smentire - in quanto non 'visibile' - anche l'anima che, quanto meno per definizione religiosa, é di natura spirituale.
Quante sono le cose che non si vedono ma pur esistono e non si possono negare?
Abbiamo ad esempio il pensiero, ed abbiamo anche il sopra menzionato 'principio vitale', cioè la vita.
Noi pensiamo, ragioniamo, abbiamo l'autocoscienza: nessuno lo può dubitare, eppure non ci sogniamo neanche lontanamente di negarlo, come non possiamo negare di essere 'vivi'...
22.4 La prova mancante della 'pistola fumante' ...
Segretario: Nel quinto giorno, dunque, la Genesi dice:
1,20 Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo».
1,21 Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque,
secondo le loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona.
1,22 E Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari;
gli uccelli si moltiplichino sulla Terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno.
Mi sembra di comprendere, anche se con l'imprevedibile F. Crombette la prudenza sarebbe sempre d'obbligo, che il testo 'ufficiale' della Genesi non si presti questa volta a malintesi.
Dio crea gli esseri viventi nelle acque e quelli che volano e lo fa dal nulla, creandoli già perfetti dal primo istante nella loro specie e non facendoli evolvere di animale in animale.
Qui si parla della creazione di volatili e di acquatici e non di animali terrestri propriamente detti.
Sappiamo infatti che nella Genesi questi verrebbero creati nel sesto giorno, poco prima della creazione dell'uomo, che è quella finale.
L'evoluzionismo ipotizza, anzi sostiene, che la vita é nata nei mari e che abbia poi subito un 'processo di transizione' dall'essere acquatico a quello anfibio e terrestre.
I pesci sarebbero diventati anfibi, gli anfibi rettili, quindi i volatili e così via..., fino alla scimmia e all'uomo.
Non ho però mai capito cosa si intenda esattamente per 'forme di transizione'.
Forse si tratta di quello che è conosciuto come il famoso 'anello mancante' che da due secoli fa perdere il sonno agli evoluzionisti...
Bastian Contrario: Proprio così. Ecco cosa manca alla teoria evoluzionista... gli manca da sempre - nonostante le ricerche fossili affannose di intere generazioni di studiosi - la prova dell'anello mancante, insomma la 'pistola fumante' in mano all'Assassino per dimostrare la sua palese colpevolezza...
Poiché però sono i darwinisti che sostengono la loro teoria, se fossimo in un tribunale imparziale essi dovrebbero produrre almeno questa prova fondamentale della evoluzione, cioè l'anello mancante.
Al contrario essi danno per scontato un anello che non c'é, dicendo che un giorno si finirà per trovarlo, e ribaltano invece sui creazionisti l'onere della prova, e cioè la dimostrazione che non c'é stata l'evoluzione, fatto che essi suppongono per di più presentandolo come assodato.
Richard Bliss:3 Non sono soltanto i creazionisti ad affermarlo. Carl Popper, la massima autorità nel campo dell'epistemologia, ha definito il darwinismo 'un programma di ricerche basato sulla metafisica' e Julian Huxley, il famoso biologo, l'ha chiamato 'una religione senza rivelazione'.
Gary Parker:4 Le 'forme di transizione' sono forme di vita per così dire intermedie in cui si possa constatare l'evoluzione di un tratto in un altro: per esempio, il piede di un animale che si trasforma poco per volta in un'ala.
Richard Bliss: Ma l'assenza di 'forme di transizione' è ormai un dato di fatto riconosciuto da tutti. A fare il punto per ultimo sulla questione è stato il paleontologo David Raup, del Museo di Storia naturale di Chicago, durante un dibattito sul darwinismo: 'I cambiamenti che possiamo osservare nei fossili implicano semplicemente delle variazioni all'interno della specie, oltre al fenomeno delle estinzioni'.
Secondo la tesi dibattuta allo stesso museo di Chicago, molte delle estinzioni delle varie specie sono dovute a catastrofi immani. A sopravvivere, secondo alcuni ricercatori, non sarebbero stati i più adatti, come diceva Darwin, 'bensì i più fortunati'.
1 Maria Valtorta: 'I Quaderni del 1944' . - Pag. 390 - Dettato 29.5.44 - Centro Ed. Valtortiano
2 G.Landolina: 'La Genesi biblica ...' - Vol. I - Cap. 12 - Ed. Segno - vedi anche Cap.18 del presente volume o anche sito internet dell'autore www.ilcatecumeno.net
3 Richard Bliss, scrittore ed educatore - Intervista sulla Rivista 'Panorama' del 2.2.1981 - Vedi anche sito internet www.origini.info dell'AISO, Associazione Italiana Studi sulle Origini
4 Gary Parker, biologo. Intervista già sopra citata alla rivista 'Panorama' del 2.2.1981