CAP. 17

L'AVVOCATO DEL DIAVOLO ...

 

17.1 Accusa e Difesa a confronto.

Segretario: Mi sembra che sia stata sufficientemente chiarita la portata dei lavori di F. Crombette così da metterlo doverosamente al riparo da 'accuse' derivanti da una insufficiente conoscenza della sua opera...

Io veramente avrei qualcosa da obiettare...

Segretario: Mi scusi, sentiamo la sua 'voce' ma non vediamo la sua presenza fisica. L'importante è comunque poterla sentire. Si potrebbe qualificare?

Sono quello che - nelle cause di beatificazione dei 'santi'...- si chiama l'Avvocato del Diavolo. Ebbene quello sono io.

Lei è il Diavolo o l'Avvocato?

Faccia lei, io ho ricevuto una regolare 'procura' con un pieno mandato...

Bene, è giusto che lei abbia la parola ma per 'par condicio' - che del resto lo stesso suo Mandante aveva rivendicato per sé interrompendo il Presidente Azaria nel suo 'Discorso introduttivo' ai lavori della Conferenza ma impegnandosi a non ispirare né disturbare - bisognerà che qualcuno dei presenti si presti a svolgere il ruolo di 'Avvocato della Difesa'.
E' questo del resto il ruolo di chi nelle cause di 'beatificazione' è solito difendere davanti al Tribunale ecclesiastico la causa dei 'santi'.
Prego, la parola all'Accusa...

Avvocato del Diavolo: Tanto per cominciare io rifiuto l'idea che l'Antico Testamento possa anche essere letto con il copto!

Rodolphe Hertsens:1 Questa accusa è un fatto che va ben chiarito, perché è fondamentale. Crombette non ha cercato di trovare, grazie alla sua lettura delle diverse lingue, quello che è scritto nella Bibbia per la semplice ragione che egli si è indotto a studiare la Genesi (e non 'tutto' l'antico Testamento, come lei vorrebbe far credere) solo alla fine dei suoi studi sui geroglifici.
Bisogna quindi innanzitutto non rovesciare i fatti e l'ordine di questa sua ricerca, se la si vuole comprendere.
Attraverso i 34 volumi (400 pagine per volume, al minimo) della sua opera, l'autore ha lavorato sistematicamente con lo stesso metodo e con il medesimo strumento, il suo dizionario Copto-Latino e Latino-Copto.
Se il suo metodo fosse stato 'cattivo' come avrebbe potuto egli trovare - leggendo gli scritti - la storia sconosciuta dei popoli il cui passato é confermato dalla Bibbia (Vulgata)?
Ogni lingua antica (letta attraverso il Copto) può avere più di un senso.
Gli uomini, a quei tempi, erano molto più intelligenti di noi che in più abbiamo dovuto subire le conseguenze del Peccato originale. Noi oggigiorno abbiamo sviluppato la tecnica più che la nostra intelligenza.2
Nei geroglifici il senso apparente può effettivamente celare dei messaggi che oggi vengono definiti 'subliminali'. La Pietra di Rosetta lo prova abbondantemente.
Prima di accusarci sostanzialmente di 'gnosticismo' bisogna sapere che la 'gnosi' è la volontà di una persona di accedere alla 'salvezza' grazie ad una conoscenza (spesso iniziatica) al di fuori della Fede, della Speranza e della Carità.
Questa conoscenza dovrebbe permetterci di divenire 'come dèi', secondo l'immagine dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male.
Crombette - e con lui lo stesso CESHE - ne è lontanissimo perché il fatto di fare aumentare la conoscenza di ciò che contiene la Bibbia attraverso i normali mezzi della linguistica (anche ove siano diversi da quelli utilizzati attualmente) NON è un rigetto della Fede, della Speranza e della Carità insegnate dalla Chiesa. Anzi si attende sempre un giudizio dal Magistero della Chiesa. Ogni discussione e ricerca onesta è dunque  possibile.
Che gli 'specialisti' forniscano la prova di una falsificazione attraverso una lettura 'arrangiata' nei suoi 34 volumi che trattano la lettura attraverso il copto..., questo attraverso il dizionario Copto-Latino che è stato editato dallo stesso CESHE. Noi vorremmo ricordare la frase di Pio XII '...gli undici primi capitoli della Genesi appartengono al genere storico in senso reale , che gli esegeti dovranno studiare ancora e determinare...'.
Crombette aveva dichiarato che egli avrebbe bruciato tutta la sua opera (più di 35 anni di lavoro) se la Chiesa glielo avesse ordinato.
Comunque bisognerebbe intendere che sia la Chiesa a chiederlo perché ... un 'teologo' ... non è la Chiesa.
Il testo originale della Bibbia fu l'ebraico antico, lingua del tutto prossima al copto (l'antico egizio) che Mosè aveva appreso alla corte del Faraone...
Crombette non ha mai detto che il copto era la lingua madre perché questa é camitica e posteriore alla Torre di Babele. Ma il camitico é stato utilizzato dai figli  di Cam per formare le proprie lingue all'epoca della dispersione. Ecco la ragione per la quale le loro lingue possono sempre comprendersi attraverso il copto iniziale...
Sarebbe un peccato sentir magari definire Crombette come un biblista rivoluzionario, visto che non fa altro che seguire i consigli di S.S. Pio XII.

A. del Diavolo: Se la Bibbia, e dunque la 'Chiesa', dicono che essa è opera dello Spirito Santo ma è poi falsa su delle questioni che toccano la costituzione del mondo creato da Dio, ciò significa che essa non è veramente ispirata da Dio, perché Dio non potrebbe contraddirsi.

R. Hertsens: Se si dice che l'autore sacro, ispirato da Dio, scrive da un lato delle cose esatte per quanto concerne la Fede e dall'altro degli errori sul mondo materiale, si dice né più né meno che una cosa blasfema.
Dio non può avere ispirato il suo 'scrivano' per scrivere delle cose non conformi alla verità, anche se non si tratta di nozioni necessarie alla salvezza. In più noi non possiamo dimenticare che Mosé, allevato alla corte del Faraone, venne istruito in tutte le scienze del suo tempo.
Egli venne anche istruito nelle tradizioni che discendevano direttamente da Adamo (-4000) trasmesse a Noè e ai suoi figli.
Gli egiziani ce lo provano con i loro 'segni' nei quali il nome del vero Dio differisce da quello dei falsi dei, esseri mortali deificati (la traduzione precisa è 'uomini fattisi dèi') a fronte del 'Io sono essenzialmente in ogni momento', definizione molto prossima al nome rivelato a Mosé.
Non vi furono che 1046 anni di distanza fra la morte di Noé e la vita di Mosé e bisogna tener conto del fatto (reale) che i primi patriarchi vivevano molti anni, come dice la Bibbia. Vi furono dunque pochissime generazioni intermedie durante questo millennio e le conoscenze originarie, perse in parte a seguito del Peccato originale, venivano così più facilmente trasmesse nelle loro grandi linee.

A. del Diavolo: Mi sembra che non sia poi corretto il senso dato da Crombette (nell'opera 'Geografia divina') alla frase del Salmo (Volgata) che accenna alla salvezza operata al 'centro' della Terra, riferito a Gerusalemme.

R. Hertsens: E' veramente al centro  della Terra che Cristo è morto. Perché mai discuterne visto che - da questa critica - sembra che lei non abbia letto l'opera in questione (che persone competenti in geografia e geologia hanno riconosciuto come non aggirabile).
Le carte della riunificazione delle terre destinate a ritrovare il continente unico prima del Diluvio (al livello di -2000 metri) furono elaborate da Crombette con molta minuzia, lavoro fatto in parte presso l'Università di Grenoble.

A. del Diavolo: Quanto all'interpretazione dei geroglifici, Crombette ha fatto delle 'affermazioni' senza produrre alcuna prova.

R. Hertsens: E' il contrario. F. Crombette, lui, prova, in tutte le sue opere, ciò che egli fa e perché lo fa.
Ho già risposto in merito alla lingua primitiva. Crombette è certo che non è stato il copto la lingua che Dio ha insegnato ad Adamo nel Paradiso terrestre.
Il copto è semitico? Oh no! Il copto é l'egiziano, parlato dunque dai figli di Misraim, figlio di Cam.

A. del Diavolo: Ma la Bibbia non ha lo stesso oggetto nè lo stesso scopo della Scienza.

R. Hertsens: Fernand Crombette ha 'provato' attraverso la propria forma di lettura che non vi è miglior libro di Scienza della Bibbia. E così, nel secondo volume di 'Galileo aveva torto o ragione?' egli spiega come si siano effettivamente svolti i vari miracoli dell'Antico testamento, e ciò basandosi sulla 'scienza' di quest'ultimo.

A. del Diavolo: E poi qui siamo di fronte ad una falsificazione della Bibbia...

R. Hertsens: Non vi è alcuna falsificazione della Bibbia ma piuttosto si tratta di un giusto onore reso a Dio Creatore per aver voluto aiutarci - attraverso gli scritti di Mosé - a vedere chiaro nelle questioni che riguardano il nostro universo.

A. del Diavolo: F. Crombette pensa che la Bibbia sia stata scritta in copto, poi il testo ebraico ne sarebbe derivato, non una traduzione dal copto, ma una trascrizione fonetica.

R. Hertsens: Possiamo cercare quanto vogliamo in tutta l'opera di Crombette ma non troveremo una sua affermazione del genere. Noi sappiamo al contrario che la Bibbia è stata scritta in ebraico antico, lingua prossima all'antico egizio che è il copto. Crombette analizza e legge l'ebreo attraverso il copto come in italiano o in francese si ricercherebbe l'etimologia delle parole attraverso il latino.

 

17.2 Un confronto sleale...

A. del Diavolo: I lavori di Crombette costituiscono un pericolo per la fede dei fedeli e rischiano anche di screditare la Chiesa cattolica...

Bastian Contrario: Senti da che pulpito viene la predica...!
Proprio 'lui' si preoccupa di difendere la fede dei fedeli e di non screditare la Chiesa cattolica...
Scusate se mi sono intromesso! Ma qui il confronto è sleale. Altro che 'Par condicio'...
L'Avvocato del Diavolo viene continuamente 'rifornito' di suggerimenti insidiosi da parte del suo astuto 'Mandante'.
Ci vorrebbe ora un secondo 'Avvocato' della Difesa che dia almeno il cambio al primo...

Dominique Tassot:3 ... Da tante centinaia di lettere di preti e laici arriva l'attestazione che i lavori di Crombette confermano nella fede cristiana, e ciò per una ragione molto semplice: Crombette mette a nudo le sorgenti profonde del modernismo e della crisi della Chiesa, crisi in cui le scorie del Concilio furono una semplice conseguenza, e non la causa.
Il 'laicismo', che consiste nel mettere l'uomo al posto di Dio, é in effetti 'la peste che infesta la società moderna'.4
Ora, come ha fatto ad imporsi agli spiriti? Sostituendo la pretesa autorità della scienza all'autorità legittima della Chiesa: non si può distruggere bene se non ciò che si rimpiazza!
La garanzia intellettuale e morale che la società prima otteneva da una commissione cardinalizia, ora l'attende da un 'Comitato etico' misurato in base ai suoi 'Premi Nobel'.
La situazione era stata predetta da Auguste Comte un secolo e mezzo fa, quando aveva anticipato che gli 'scienziati' sarebbero stati i preti dell'Era positiva...
Galileo Galilei ne 'Il saggiatore' aveva detto: «Il libro della natura è scritto in linguaggio matematico»', il che significa 'rigoroso e certo'. Ne deriva che la scienza non si sbaglia e che gli eventuali conflitti fra scienza e fede si risolvono attraverso una reinterpretazione della Bibbia.
Questo significa mettere l'esegesi al rimorchio degli scienziati e rinunziare - se non nel senso stretto della parola ma per lo meno in pratica - al dogma dell'inerranza della Bibbia...
Ora, seguendo l'esempio di Crombette, bisogna far passare tutte le scienze al setaccio sia della inerranza biblica che della verità sperimentale.
A proposito poi della questione della Bibbia letta attraverso il copto, é del tutto inesatto sostenere che Crombette abbia fatto la sua opera scientifica allo scopo di giustificare questa sua lettura: tutta la sua opera, dal 1937 al 1960, ha avuto quale scopo quello di provare l'esattezza letterale della Volgata.
Applicando ai geroglifici egiziani il metodo del 'Rebus' egli ignorava allora che un giorno ne avrebbe fatto uso per il testo della Bibbia.
D'altra parte Crombette ha sempre considerato che la Bibbia fosse stata scritta in ebraico.
La sua lettura attraverso il copto non costituisce dunque un senso letterale nuovo della Bibbia e ogni critica  al riguardo é fatta a sproposito poiché la 'Genesi' di Crombette non è la Bibbia e non ha alcuna pretesa in materia di fede.
Si tratta di una esegesi 'parabiblica', conforme ai voti di Pio XII nella 'Divino Afflante' e che mira a completare ciò che noi possiamo sapere dalle traduzioni abituali...
La sua 'parafrasi' della Bibbia chiarisce in effetti certi passaggi oscuri e conferma alcuni punti del dogma...
E ancora a proposito del copto, Padre Hilaire de Barenton, dotto capuccino ed eminente linguista, ha praticato la stessa lettura 'universale' partendo dai monosillabi del sumero.
Perché rifiutare a Crombette ciò che è stata accordato a Padre Hilaire de Barenton?
Il linguaggio è una realtà profondamente misteriosa che in fin dei conti non si spiega che attraverso Dio e per Dio...

Segretario: Scusate se, come Bastian Contrario, mi permetto anch'io di inserirmi.
Mi sembra però di capire che, a questo punto, sia l'Avvocato del Diavolo a voler implorare a sua volta un 'cambio' con l'intervento diretto del suo 'Mandante', cosa però che - nel corso dell'Introduzione alla Conferenza fatta da Azaria - non gli era stata concessa. Il dibattito teologico precedente ed ora quest'ultimo tra i due 'Avvocati' mi sembra abbia già chiarito brillantemente e perfettamente i termini della questione a tutti.
Ci rendiamo conto di aver un poco abusato della pazienza ed attenzione del pubblico qui presente.
Non si tratta però solo di questioni che riguardano gli 'specialisti' ma la fede di tutti: quali sono le nostre origini, chi siamo, dove andiamo.
Tutte le opinioni, - comprese quelle di Crombette, di Hertsens, di Tassot e... dell'Avvocato del Diavolo - sono un elemento di confronto che può essere estremamente prezioso per orientarci meglio.
Prendo comunque atto del fatto che Dominique Tassot, grande esperto dell'Opera di F. Crombette, chiarisce un particolare estremamente importante, e cioé che la lettura di Crombette non rappresenta la lettura della Bibbia e non ha quindi alcuna pretesa in fatto di verità di fede.
Si tratta di una sorta di spiegazione 'parabiblica', insomma di una 'parafrasi' della Bibbia che si propone lo scopo di chiarire alcuni passaggi altrimenti oscuri.
Cerchiamo di non dimenticare questo aspetto per non cadere nell'errore di considerare l'Opera sulla Genesi di Crombette come una nuova traduzione esegetica della Genesi biblica.

Penso che potremo ora finalmente procedere con i lavori della nostra Conferenza con piena cognizione di causa, e ognuno - ora meglio informato - ne trarrà, da 'maggiorenne', le sue migliori conclusioni.


1 Rodolphe Hertsens: 'Science & Foi' - N° 18: 'Autour de l'Oeuvre de F. Crombette' - pag. 17/21 - Traduzione libera e forzatamente sintetizzata da parte dell'autore. Per la conoscenza completa del testo originale, molto più circostanziato e lungo, vedere il documento precitato a mani del CESHE-FRANCE.

2 Rodolphe Hertsens intende dire - del resto come precisato dalla 'Luce' - che il Peccato originale ha provocato delle conseguenze che si sono ripercosse negativamente, anche se con gradualità, sulla integrità fisica dell'uomo e sulle sue capacità psichiche. L'evoluzione è quindi ... discendente.

3 Dominique Tassot: 'Science & Foi' - N° 18: 'La veritè litterale de la Bible' - Qu'est-ce que le fondamentalisme?' - Pag. 1/7 - Traduzione libera dell'autore di alcuni brani - Per il testo completo rifarsi a quello originale sopra citato.

4 Pio XI, Quas Primas, 1925