CAP. 9

TERZO GIORNO
(4)

 APPROFONDIAMO MEGLIO IL PROBLEMA DELLA STRATIGRAFIA E DELLE TEORIE ATTUALISTE.

 

9.1 La Terra è molto più 'giovane' di quanto si pensi. Un esperimento di laboratorio che rimette in discussione la stratigrafia e la successione e datazione delle ere geologiche.

 Guy Berthault:1 Quando si osservano degli strati si può rilevare che sono costituiti da particelle più grosse alla base e più fini al di sopra.
La stratificazione non avrebbe potuto essere molto semplicemente una ridistribuzione granulometrica  fra particelle grosse e fini che fino ad oggi non è stata studiata e che - a cose fatte - darebbe questa apparenza di 'strati'?
La cosa migliore sarebbe stata la sperimentazione.
Mi sono procurato della sabbia. Ho separato le particelle più grosse che ho colorato con del blu di metilene e che ho rimescolato poi con quelle fini.
Ho lasciato scendere il tutto mescolato a secco in un apposito contenitore conico. Immediatamente la stratificazione è apparsa sotto forma di strati alternati bianchi e blu.
Ho aperto a quel punto un rubinetto e questa volta la mescola è colata in una provetta riempita d'acqua: la stratificazione si è riprodotta di nuovo.
Esultai. Avevo fatto una scoperta scientifica importante anche se in realtà avrei dovuto poi apprendere - e lo dico poiché lo scopo della scienza è la verità e non l'amor proprio - che un geologo americano, Edwin McKee, aveva realizzato l'esperimento prima di me.
Ho fatto delle foto e redatto un rapporto, nel febbraio 1974...
...Bisogna dunque ricostruire la geologia storica partendo dalla osservazione della sedimentazione contemporanea, che è ciò che hanno fatto Johannes Walter ed i seguaci della sua scuola...
Nel 16672, Nicolas Steno, un naturalista toscano ha scritto nella sua opera 'Canis Carchariae' che 'gli strati del sottosuolo sono degli strati successivi di antichi sedimenti'. Da questa affermazione egli ha dedotto i principi della stratigrafia definiti  poi nella sua opera 'Prodrumus' del 1669, per cui:
A. Principio di superposizione
'... nel momento in cui uno qualunque degli strati si è formato, tutta la materia che riposava sulla superficie era fluida, e per conseguenza, nel momento in cui si è formato lo strato inferiore, non esisteva ancora alcuno strato superiore'.
B. Principio della orizzontalità iniziale
'Gli strati, che siano perpendicolari o inclinati in rapporto alla linea dell'orizzonte, erano in origine paralleli all'orizzonte'.
C. Principio di continuità degli strati
'Il materiale formante un qualunque strato era continuo su tutta la superficie della  Terra, a meno che altri corpi solidi non avessero fatto ostruzione a questa continuità'.
De Luc, all'inizio del XIX° secolo, e più tardi Brongniart, hanno considerato che il principio di superposizione indicava una sequenza temporale e che la differenza del contenuto in fossili degli strati avrebbe indicato un cambiamento delle specie in funzione dei tempi.
Conseguentemente, la presenza di fossili indicatori negli strati sovrapposti è stata utilizzata come una evidenza di una successione di epoche geologiche.
Più tardi, questi principi di stratigrafia e di biostratigrafia hanno fornito la base sulla quale i geologi del XIX° secolo hanno stabilito la sequenza stratigrafica...

Segretario: Vorrei provare a riassumere per vedere se ho ben capito ed a integrare quanto qui sinteticamente detto da G. Berthault anche alla luce di quanto ho avuto occasione di leggere nelle sue opere.
La maggior parte di quelle che oggi vengono chiamate  rocce sedimentarie sono costituite da strati sovrapposti  che si sarebbero solidificati.
E' stato supposto dai geologi che questi fossero stati originariamente strati sedimentari succedutisi nel tempo.
L'apparenza - secondo Berthault - avrebbe però potuto anche ingannare.
Berthault - forte del principio fondamentale della scienza per cui le teorie in genere come pure quelle sedimentarie ed attualiste si possono considerate verità scientifiche solo se possono essere sperimentate in laboratorio - ha quindi avuto l'idea di provare a fare vari esperimenti dei quali ve ne riassumo qui uno.3
Egli ha prelevato campioni di rocce diverse che erano già stratificate e che erano friabili. Quindi li ha ridotti in polvere e fatti cadere nell'acqua lentamente.
Ebbene, i depositi così ottenuti hanno riprodotto la stratificazione iniziale. Attenzione, quella iniziale!
L'osservazione di questo fenomeno - all'evidenza - ha pertanto dimostrato che questa stratificazione non è stata il risultato di una successione di strati, ma di una ridistribuzione o riclassificazione granulometrica subitanea delle particelle di grossezza variabile, che forniva solo l'apparenza di una stratificazione per fasi temporali successive.
Si trattava in sostanza - chiarisco ancora - di un unico deposito a strati che aveva tuttavia preso l'apparenza di una sedimentazione per strati successivi, fenomeno questo peraltro inizialmente osservato dall'americano Edwin McKee.
Così facendo Guy Berthault ha rimesso in discussione la spiegazione delle stratificazioni e messo in difetto sperimentale i principi della stratigrafia, fondamento della geologia storica e dunque anche quelli della successione delle specie fossili, che vengono spiegate con l'evoluzione.
Vengono pure rimessi in discussione conseguentemente i criteri seguiti per la datazione dell'età delle varie specie animali e vegetali.
Ritornando quindi al discorso concernente l'anello acqueo, e scusandomi in anticipo per le imprecisioni del mio linguaggio per niente 'scientifico', ho capito che ad ogni sua caduta venivano sepolti fossili ed animali che, prigionieri nei vari strati della sedimentazione, finivano per caratterizzare - all'apparenza e secondo quei tre  supposti principi di geologia di cui si è parlato - l'anzianità della loro sedimentazione e quindi la loro età.
La sedimentazione imprigionava nei suoi fanghi le specie animali e vegetali le quali finivano per collocarsi, affondando, a dei livelli di profondità di stratificazione diversi a seconda del loro peso specifico ma anche della natura e peso specifico dell'altro materiale sedimentario nel quale venivano a trovarsi immersi.
Gli animali e vegetali - successivamente rinvenuti come reperti fossili - si comportavano, nel corso del loro 'deposito' a strati, più o meno come una delle sostanze granulometriche di peso specifico diverso di cui Guy Berthault ha descritto il comportamento nel corso dei suoi esperimenti.
Ecco perché andrebbero rimesse in discussione le ere geologiche.
Le ere ipotizzate fino ad oggi - basandosi su di un principio di stratificazioni sedimentarie non 'catastrofiche' e per lunghissimi tempi successivi - non sarebbero state in realtà così enormemente lunghe ma dovettero avvenire in periodi più brevi.

Guy Berthault: Esattamente come l'Astronomia degli Antichi, fondata sull'apparenza della rotazione degli astri intorno alla Terra, la geologia storica è stata fondata sulla apparenza mostrata dai depositi sedimentari delle stratificazioni.
E' dunque una scienza da ricostruire basandosi sulla realtà dei fatti... 4

Segretario: L'apparenza...!  Vittime dell'apparenza! Mi sembrerebbe una sorta di Nemesi o vendetta della storia. Sono caduti vittime dello stesso errore che avevano imputato agli Antichi per poi sfruttarlo anche al fine di demolire l'attendibilità della Genesi.

 

9.2 Dogmatismo scientifico sulle 'origini': oltre 500 scienziati di tutto il mondo protestano, con una lettera aperta rivolta alla comunità internazionale, contro il 'dogmatismo' della scienza ufficiale.

I teorici dell'attualismo geologico - come ormai sappiamo bene - non credono dunque che la Bibbia sia una Rivelazione divina e conseguentemente non credono neanche nel Diluvio universale che ritengono un racconto mitologico.
Non dobbiamo quindi stupirci che per due secoli possano essere state insegnate - sul piano filosofico e scientifico - due teorie come quelle dell'attualismo e dell'evoluzionismo che rappresentano le due facce di una stessa medaglia.
Per sedici secoli - prima di Galileo - era stato insegnato il sistema geocentrico: Terra ferma e il Sole che le gira intorno.
Poi ancora per tre secoli e fino ad oggi ci è stato insegnato quello... eliocentrico: la Terra gira intorno al Sole.
Ora - come abbiamo visto - questo concetto ultimo inizia ad essere rimesso a sua volta nuovamente in discussione, anche se per ora parzialmente, da altri scienziati che tuttavia non hanno ancora voce in capitolo presso gli ambienti scientifici che contano.
Al di fuori dell'ambiente scientifico specifico pochi sanno peraltro che il sistema eliocentrico di Copernico/Galileo - per cui la Terra si muove intorno al Sole - movimento considerato del tutto scientificamente 'pacifico' - non ha mai potuto essere fino ad oggi sperimentalmente provato.
Per contro il fatto che la Terra non si muove è stato provato dalle varie esperienze con l'apparecchio (il famoso 'interferometro') del Premio Nobel Michelson.5
Solo ora gli studi di Crombette e di altri scienziati sul doppio movimento di Terra e Sole, come già spiegato all'inizio di questa nostra sessione con le diapositive di F. Crombette e con il paragone con la 'Ruota a cane', offrono però una spiegazione che sembra conciliare entrambe le precedenti tesi contrapposte.
Tuttavia, così come nel '500/'600 la scienza ufficiale  dogmatica di allora rifiutava una teoria rivoluzionaria come quella di Copernico e Galileo, così oggi la stessa scienza ufficiale di ora rifiuterà dogmaticamente le prove che - in campo astronomico, geologico, biologico e genetico - vengono a contraddire quelle che sono ormai considerate verità 'assodate'.
La stessa 'scienza'  che - non credendo al principio delle Verità bibliche rivelate da Dio - rimprovera alla Chiesa il suo 'dogmatismo' religioso, ha finito in sostanza per cadere vittima di un dogmatismo scientifico - molto più grave.
Molto più grave perché la Scienza, per definizione, dovrebbe fare della sperimentazione pratica il piedistallo di ogni sua nuova teoria, rifiutando di considerare scientifico e quindi veritiero ciò che è ben lungi dall'essere stato provato sperimentalmente.
Proprio a proposito di questo dogmatismo, il 22 maggio 2004, è stata pubblicata una lettera aperta alla comunità scientifica mondiale già sottoscritta - fino ad oggi - da oltre 500 studiosi e scienziati di fama internazionale...6

Michael Georgiev:7 Questa lettera denuncia un caso tutt'altro che isolato nella scienza: la difesa dogmatica della concezione dominante e la lotta al dissenso sono da sempre presenti nella comunità scientifica e sono descritti nel classico saggio di Thomas Kuhn: 'La struttura delle rivoluzioni scientifiche'.8
Il Big-bang fa parte della teoria delle origini. Si insegna infatti a scuola come l'inizio della storia del cosmo. La storia poi continua con la formazione della Terra, con la comparsa per generazione spontanea del primo semplice organismo, che avrebbe poi generato per evoluzione le varie specie, il tutto sempre ad opera del caso...

Segretario: A proposito di Big-bang la suddetta 'lettera-manifesto' dice fra l'altro che vi sono altri modelli alternativi che, anzi, spiegherebbero meglio certi fenomeni fondamentali del cosmo che la suddetta teoria non riesce invece a spiegare, eppure tali alternative non possono essere discusse nè esaminate liberamente. Vi si legge che gli scienziati giovani imparano a tacere quando hanno da dire qualcosa di negativo del modello standard del Big-bang, per paura che se dovessero esprimere i loro dubbi perderebbero i finanziamenti per la ricerca.

Bastian Contrario: Guardi che personalmente ho guardato sempre con scetticismo la teoria del Big-bang che mi è sembrata del tutto cervellotica, anche se a prima vista affascinante. Bang...! Un'esplosione e poi via all'Universo. Ma guardi che anche le altre teorie che vengono formulate da certi scienziati non mi danno l'idea di essere tanto ben ragionate. Mi sembra che questi, più che gli scienziati, vogliano fare i 'filosofi', perché fanno dei ragionamenti che non stanno né in cielo né in terra.
Ora senta questa...

Segretario: Non mi dica che è un'altra delle sue spiritosaggini...

B.C.: No, guardi, é sempre una delle loro. Anche qui sono sempre degli scienziati 'evoluzionisti' quelli che parlano...
Combinazione ho qui in tasca un articolo di giornale9...
Titolo: 'Quattro teorie contro il 'mito' del Big-bang
Sottotitolo: 'Aumenta lo scetticismo verso l'ipotesi della grande esplosione'.
Testo: Il Big-bang? Non corrisponde all'inizio del 'tutto' ma fu solo uno dei tanti fenomeni che contraddistinsero il 'ciò che era prima'.

Posso continuare?

Segretario: Certo, continui pure, anche se non capisco e mi sembra davvero cervellotica - usando il semplice buon senso e la grammatica - la frase che... 'il Big-bang non corrisponde all'inizio del tutto... ma è ciò che era prima...'

B.C.: Testo: Anche se il Big-bang, la grande esplosione primordiale, è considerato lo scenario più attendibile dell'universo, non è l'unico possibile. Altri fenomeni possono avere avuto luogo.
All'inizio il Big-bang era considerato una certezza ma poi è iniziato lo scetticismo. Dalla sua apparizione, settanta anni fa, la teoria del Big-bang é rimasta a lungo l'ipotesi più convincente sull'origine dell'universo, ampiamente utilizzata per dare un senso allo spazio che ci circonda. Ma anche oggi alcuni aspetti di questo modello sono fonte di dubbi.
L'energia oscura e la materia oscura, per esempio, costituiscono un limite di tale teoria: tutti sanno che esistono, ma nessuno é riuscito davvero a capire cosa sono e come funzionano.
Alan Guth, fisico del M.I.T di Boston, sostiene che l'Universo è 'nato da un'instabilità del vuoto primordiale'.
Lo studioso ci aiuta a capire la sua teoria con l'esempio di una pentola a pressione nella quale viene messa dell'acqua a bollire. Ogni bolla che si forma non é altro che un singoloBig-bang. Il nostro Universo quindi corrisponde alla evoluzione di una delle tante bolle scarurite dalla instabilità del vuoto primordiale....

Devo continuare con un'altra teoria del testo dell'articolo?

Segretario: Continui pure, anche se non capisco come faccia il 'vuoto' - se è vuoto - ad essere 'instabile'...

B.C.: Testo: 'L'Universo mamma' è stato concepito da J.Richard Scott e Li-Xin Li, fisici presso l'Università di Princeton (Usa). Secondo i due studiosi all'inizio del 'tutto' c'é un 'universo mamma', una struttura spazio-temporale che si richiude su se stessa come una ciambella. Dall'universo mamma, come in un albero, deriverebbero tanti rami, ognuno dei quali  recanti un universo diverso...

Devo continuare con le altre teorie scientifiche?

Segretario: No, lasci perdere..., per oggi ci basta così!

Bastian Contrario: Per ritornare però alla stratigrafia, e riassumendo, non sarebbero allora occorsi miliardi di anni, come hanno a suo tempo sostenuto James Hutton, Charles Lyell e i loro epigoni moderni, sostenitori dell'attualismo geologico, per dare tempo a queste stratificazioni di prodursi secondo i ritmi di deposito che vediamo oggi.
E' stato al contrario sufficiente, come dice la traduzione del testo di Mosè fatta secondo il metodo di Crombette, che Dio ripetesse più volte questa operazione per consentire nella  'generazione' del terzo giorno creativo la formazione di un ambiente adattto ad un rigoglioso sviluppo della vegetazione in un clima uniforme caldo-umido, diverso da quello odierno.
Ciò offre a questo punto una logica spiegazione alla scoperta dei fossili e di enormi foreste interrate fatte di felci e di alberi giganteschi, come quelle sequoie del Polo Nord, di cui si è trovata traccia in punti diversi e anche completamente opposti del globo dove oggi non ci sarebbero le condizioni ambientali per la loro formazione e sviluppo.


1 Guy Berthault: 'Illusions et vérité' - Les cahiers du Ceshe - Série Scientifique - Cap. 4: 'L'illusion evolutionniste scientifique'

2 Guy Berthault: 'Expériences de stratification' - Articles

3 G. Berthault: 'Illusions et vérité - Experiences de stratifications', pag. 29 e segg. - Les Cahiers du Ceshe - Série scientifique - CESHE-FRANCE

4 G.Berthault: opera citata, pag. 56

5 Vedi al riguardo, dell'autore, il primo volume della presente serie su Genesi, Capp. 3 e 4 - Ed. Segno oppure sito internet: www.ilcatecumeno.net

6 Vedi testo lettera sulla prestigiosa rivista New Scientist, pubblicata su sito internet: www.cosmologystatement.org

7 Michael Georgiev, studioso, Associazione Italiana Studi sulle Origini - www.origini.info

8 Thomas Khun..., Torino, Einaudi, 1969

9 ' Libero' del 16.11.2005 - Pagina della Scienza, pag. 25