CAP. 2
UN RAPIDO 'RIPASSO' SOLO SU ALCUNI
SORPRENDENTI ASPETTI DEL PRIMO GIORNO CREATIVO
2.1 La 'Forma esemplare' e l'immagine visibile del Dio ... invisibile
Segretario: Non sarebbe stata mia intenzione ritornare sugli argomenti discussi ieri, di cui la maggior parte di voi è già al corrente.
Vedo tuttavia molti volti nuovi di congressisti qui convenuti perché interessati particolarmente alle tematiche odierne.
Con riferimento alla osservazione fatta da Bastian Contrario su Geocentrismo ed Eliocentrismo, suggerirei però che le persone interessate consultino per proprio conto gli Atti della sessione di ieri della Conferenza...1
Don Pablo Martìn:2 Ieri abbiamo parlato della vera Forma e del funzionamento dell’Universo secondo la Genesi tradotta da Fernand Crombette.
Si legge in Genesi che ‘in principio Dio creò il cielo e la terra’ mentre il Vangelo di Giovanni dice che ‘In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Tutto è stato fatto per mezzo di Lui e senza di Lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste’.
San Paolo precisa infine che il Figlio diletto ‘è l’immagine del Dio invisibile… Per mezzo di Lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla Terra. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di Lui. Egli è prima di tutte le cose e tutte le cose sussistono in lui’.3
Segretario: Ho sempre ammirato San Paolo. É tuttavia uno ‘scrittore’ in un certo senso ermetico che va decrittato tanto quanto i geroglifici egiziani ed ho l'impressione che lei, Don Pablo, almeno un poco gli assomigli se non ancora nella santità quanto meno nell'ermetismo...!
Mi lasci dunque ripetere ed integrare alla buona, con parole mie, se ho bene inteso il significato implicito che sta dietro a questi suoi concetti teologici.
Dio, nel pensare alla Creazione, pensò innanzitutto alla ‘Forma’ da darle, cioè all'intero Universo, ma la pensò in funzione del suo Verbo.
Dio - che sarebbe bastato a Sè stesso ma era Amore e pertanto voleva espanderlo facendone partecipi anche altri - voleva un popolo di ‘figli’ da amare, che fossero in qualche modo ‘fratelli’ del Figlio suo diletto: il Verbo.
Come si evince da San Paolo, Dio pensò dunque quale ‘forma’ visibile Egli avrebbe potuto dare al suo Verbo che si sarebbe in seguito incarnato.
Dio-Padre immaginò dunque, per il Verbo invisibile che si sarebbe ‘fatto Carne', la ‘forma’ visibile dell’uomo, non però - aggiungo io - l’uomo poi decaduto sul piano spirituale e fisico a causa del Peccato originale ma un uomo perfetto sotto tutti i punti di vista adatto a 'vivere' in Cielo.
Non dunque la perfezione del pur 'umanamente' perfetto Adamo prima del Peccato originale, ma la perfezione dell'uomo il cui corpo, al momento del Giudizio Universale, risorgerà e - trasformato come quello di Gesù dopo la sua Resurrezione - godrà in eterno e pienamente in quella sorta di altra 'dimensione' che noi con termine umano chiamiamo 'Paradiso'.
Tuttavia, prima ancora di creare l’uomo, Dio pensò come logico al suo ‘contenitore’ e cioè all’Universo e più precisamente alla Terra che dal punto di vista dell’ambiente materiale avrebbe dovuto divenire adatta ad ospitare un uomo in carne ed ossa con le caratteristiche pensate da Dio.
Dio immaginò dunque ab-aeterno un futuro Universo - con uno splendido corollario di astri svettanti come saette negli spazi infiniti - che avrebbe a sua volta contenuto la Terra, la quale sarebbe stata quindi creata a… misura d’uomo.
Egli 'lavorò' la Terra come un Vasaio lavorerebbe l'argilla grezza, trasformandola dopo averla abbellita di giorno in giorno creativo, e ponendovi infine al Centro l'Eden, la 'culla' originaria nella quale per ultimo avrebbe posto l'uomo Adamo.
Tutto questo Progetto è un pensiero che dà la vertigine e che ci porta ad interrogarci su quali prospettive ci attenderebbero nell'altra Vita se solo corrispondessimo un poco alle aspettative di Dio.
É in funzione di un progetto del genere che Dio ha dunque creato l'universo e la Terra.
2.2 Sulla rotazione della Terra, Galileo e Tolomeo avevano entrambi ragione...
Dalle spiegazioni 'scientifiche' date ieri con dovizia di particolari da Crombette la Terra sarebbe in una posizione adiacente all'Asse gravitazionale intorno al quale ruoterebbe tutto l'Universo: sole e sistema solare compreso.
Mi rendo conto che è imposssibile spiegare scientificamente in poche parole un argomento che ieri ha impegnato la nostra attenzione per un paio di ore, ma - sempre rinviando alla lettura degli Atti - dirò semplicemente qui in due parole il pensiero di F. Crombette:
La Terra T è posizionata nelle immediate adiacenze di un asse universale che è il centro di gravitazione C intorno al quale tutto l’universo di astri e pianeti gira.
Immaginiamo ora che la Terra T sia legata al sole da una sorta di ‘asta rigida’ S-T e che la Terra giri intorno al sole seguendo la traiettoria T-T’.
Il sole S non è immobile nello spazio perché esso gira a sua volta intorno al centro di gravità C descrivendo l’orbita S-S’ ad una velocità molto superiore a quella della Terra, a parità di tempo.
Poiché la Terra è legata al sole S in maniera rigida (cioè con l’asta S-T: equivalente alla forza di gravitazione), succede che il sole che si sposta da S in S’ se la trascina letteralmente dietro, legata a sé.
Immaginiamo di aggiungere e disegnare sullo schizzo di Crombette una seconda ‘asta rigida’, dritta come una freccia, che da T va direttamente in T’ e quindi una terza che da S va dritta in S’.
La freccia T-T’ viene annullata da quella in direzione opposta S-S’.
Quindi la terra, nello stesso tempo e momento in cui avanza in direzione T-T’ per girare intorno al sole allontanandosi così dal Centro di gravità, viene in realtà trascinata indietro (e cioè’ ‘retrograda’) a causa del movimento di rivoluzione in direzione opposta che il sole, tenuto legato a lei dall’asta rigida S-T, compie intorno al centro C di gravità.
Di fatto la Terra non si è dunque spostata nello spazio ed è rimasta adiacente al Centro di gravità intorno al quale essa pure ruota tangenzialmente, o meglio: la Terra girando intorno al sole si sarebbe allontanata dal centro di gravità C se il sole non si fosse però a sua volta spostato in avanti da S in S’…, riportando la Terra indietro da T’ in T.
Infatti la Terra e il sole non procedono a sbalzi, e cioè un salto in avanti della Terra in direzione T-T’, ed un balzo a sua volta in avanti del sole in direzione opposta S-S’.
I due movimenti indipendenti avvengono contemporaneamente, millesimo di secondo per millesimo di secondo, per cui i due differenti spostamenti che si controbilanciano diventano non percepibili, annullandosi a vicenda.
A proposito della Terra (situata accanto all’asse universale, centro di gravità dell’universo) che gira intorno al sole mentre il sole gira a sua volta contemporaneamente intorno alla Terra (il che rende quest’ultima praticamente immobile perché lo spostamento del sole trasporta con sé il suo satellite) ricordo l’esemplificazione della cosiddetta ‘Ruota a cane’ che Crombette aveva disegnato…
Crombette: 4 Non potremmo volgarizzare meglio questa idea che sotto la forma della ruota a cane… Fintantoché l’uso dell’elettricità e dei motori non arrivò nelle fattorie, gli agricoltori delle Fiandre avevano trovato un mezzo ingegnoso per battere il burro senza fatica: facevano girare il barile di burrificazione con l’aiuto di una grande ruota nella quale correva un cane; l’animale avanzava senza sosta nella ruota, ma per il suo movimento stesso, la ruota lo riportava verso il basso ed egli camminava senza avanzare. Così la terra attorno al sole, perché il sole gira attorno a lei’.
Don Pablo: La terra si è venuta a trovare al centro di gravità del sistema solare e di tutto l’Universo a motivo della sua vocazione: essere la dimora del Figlio dell’Uomo e dei figli di Dio.
Segretario: ... E con questa conclusione di Don Pablo comprendiamo come astrofisica e teologia possano benissimo andare a braccetto.
Don Pablo: Questa disposizione del sistema solare spiega perché ogni giorno dell’anno lo stesso punto della Terra (lo stesso meridiano) si trova esattamente di fronte al Sole: perché il sole non è immobile rispetto alla Terra, ma segue una traiettoria parallela (due orbite concentriche) che hanno la stessa durata. Dice il Salmo:
‘O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo Nome su tutta la Terra! Sopra i cieli si innalza la tua magnificienza… Con la bocca del bimbo e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli…
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che hai fissate, che cosa è l’uomo perché ti ricordi di lui?
…Eppure l’hai fatto poco meno degli Angeli, di gloria e di onore lo hai coronato…’.5
Bastian Contrario: Insomma..., tutti i 'salmi' finiscono in gloria…! Ringrazio Don Pablo per le spiegazioni che ci ha dato.
Ecco perché io prima non capivo…, ci voleva la spiegazione della fisica ma alla luce della … metafisica, cioè quella della scienza che parla alla luce della Fede.
2.3 Dio e la scienza
Segretario: Da quanto Don Pablo ha spiegato capisco che egli ha compreso molto bene quanto abbiamo detto nella giornata di ieri anche perché è evidentemente un appassionato studioso dell’Opera di F. Crombette.
Mi dicono infatti ora che lei la conosce molto bene e ne ha tradotto gli insegnamenti scientifici in ‘animazioni’ splendide in un sito internet da lei curato. 6
Don Pablo: Dal momento che una immagine può essere più eloquente di molte parole e per facilitare in cinque minuti la lettura di libri che richiederebbero molto più tempo e fatica, ho offerto quelle presentazioni in ‘Power-point’ col desiderio di introdurre per direttissima nella Divina Rivelazione, proprio nel suo inizio, che riguarda l’Opera della Creazione.
L’Universo e la Terra non ‘si sono fatti’, ma ‘sono stati fatti’ da Dio in un modo preciso, per un motivo preciso, e l’Autore stesso ce lo spiega, perché riguarda il Suo progetto su di noi, la nostra vita e il nostro destino.
Al testo biblico della Genesi, che la Chiesa conosce e confessa essere ‘Parola di Dio’, si aggiunge, senza minimamente soppiantarlo, la traduzione etimologica realizzata da Fernand Crombette mediante la lingua copta, la lingua parlata in Egitto al tempo di Mosè e arrivata praticamente intatta fino a noi. É una luce che in modo stupefacente dimostra che la Parola di Dio è veritiera sotto ogni punto di vista, non solo quello religioso, ma anche scientifico: mai potrebbe la Scienza contraddire in qualche cosa la Divina Rivelazione. E se contraddizioni sembrano esserci, quanto alle origini del mondo, della vita e dell’uomo, e altre ancora sulla vera storia dell’Umanità, mai si possono risolvere a scapito della credibilità e dell’onore dovuto a Dio ‘che non può ingannarsi né ingannarci’.
Le apparenti contraddizioni sono frutto di una conoscenza della Parola di Dio vera, sì, ma limitata al livello di comprensione che offre il testo ebraico; e soprattutto sono dovute ad una cattiva scienza, portata avanti con molta presunzione e con atteggiamenti non sempre leali verso la ragione. Ci dovrebbe sempre muovere, come prima cosa, l’amore alla Verità, e non altri moventi, con i quali si cerca di strumentalizzare ogni cosa pur di raggiungere qualche altro scopo. ‘O Timoteo, custodisci il deposito (rivelato); evita le chiacchere profane e le obiezioni della cosiddetta scienza, professando la quale taluni hanno deviato dalla Fede’. 7
Chrisogone:8 Ernest Renan non esitò a suo tempo a scrivere: 'La negazione del soprannaturale è divenuta un dogma assoluto per ogni spirito colto... Fra il cristianesimo e la scienza la lotta è divenuta inevitabile: uno dei due avversari deve soccombere'.
Nella comunità scientifica l'atteggiamento è molto spesso quello che dipinge alla sua maniera M.Hubert Curien: 'Se si presentasse come 'ricercatore' al Consiglio Nazionale delle Ricerche, Dio verrebbe 'respinto' con questa motivazione: "Egli ha fatto una 'Manipolazione' interessante, ma nessuno ha mai potuto riprodurla, Egli ha spiegato i suoi lavori in una grossa 'Pubblicazione', ma fu tanto tempo fa, non era nemmeno scritta in inglese e poi... non ha più pubblicato niente'.
1 - Dell'autore: La Genesi biblica fra scienza e fede - Vol. I, Capp. dal 3 al 6 - Ed. Segno 2005 - vedi anche sito internet autore www.ilcatecumeno.net
2 - Don Pablo Martin Sanguiao, sacerdote spagnolo. Vedi suo sito Internet: http://digilander.libero.it/adveniat (sezione: ‘Contenuti della Fede e della scienza’, animazione in Power point)
3 - S.Paolo: Colossesi (1, 15-17)