('Corriere della sera' del 10.2.98)
(M. Valtorta: ' Il Poema dell' Uomo-Dio', Vol. III, Cap. 34 - Centro Editoriale Valtortiano)
(G. Landolina: ‘Alla ricerca del Paradiso perduto’, Cap. 24, Edizioni Segno)

11. La 'pazienza' di Giobbe e la Legge della Prova

 

11.1  - Via libera ai figli in provetta…per la libertà di procreare

Sono appena  rientrato dall' aver portato la nipotina al Nido e - poichè dalla mia Agenda ascetica (ore 09.15) risulta  '15 minuti di pausa giornale: escluso cronaca e cultura' - mi sprofondo in poltrona e dò un' occhiata alla prima pagina dei giornali che ho preso.
Sul primo che apro, che  è un 'Corriere della Sera', leggo:

A nove colonne, di testa:

'Hanno liberato un rapito: finito l' incubo! Caccia ai rapitori'... '

'Tanto i miliardi ormai se li son beccati', mi dico.

A cinque colonne, a mezza pagina:

'Quattro inchieste sui vertici di..., Evasione fiscale..., etc.'

Beh - mi dico -, questa è la solita 'routine', non merita la prima pagina, si può mettere in quella della cultura... Intanto, 'rubare', è diventato un fatto 'culturale': cioè fa parte della cultura d'ambiente ormai assimilata e allora credo che non costituisca più neanche 'peccato' perchè manca ormai la 'consapevolezza' del peccare, e se non c'è consapevolezza, non c'è neanche la 'volontà' di fare un 'peccato'. Non è così che 'funziona' quel discorso che avevo sentito su quando si fa peccato e quando no? Boh! Credo che ormai siamo diventati 'peccatori' senza più neanche accorgerci di esserlo. Chissà se il Padre Eterno ci considera ancora peccatori, chissà se nel giudicarci userà la Giustizia, o la Misericordia. O forse la Pietà...

A quattro colonne, fondo pagina:

VIA LIBERA AI FIGLI IN PROVETTA MA CON NUOVE REGOLE
 Manifesto di medici e intellettuali per la libertà di procreare in polemica con i vertici cattolici...
(Commento nella pagina della Cultura...)

'Cultura'? mi dico. Ma allora è la pagina che mi rifiuto sempre di leggere, insieme a quella della cronaca'.
Nella cronaca - non so se ci avete fatto caso - non c'è mai il meglio di quello che succede al mondo: cioè le cose belle che succedono, perchè quelle non interessano a nessuno. Credo che l' Umanità abbia un sottofondo di sadomasochismo perverso.
Nella pagina della 'cronaca' (rosa o nera non importa: i giornalisti si difendono dicendo che essi danno rilievo a quello che la gente  più o meno inconsciamente 'vuole' e loro - che devono pur vivere - fabbricano un prodotto su misura per il 'mercato') - c' è sempre il peggio.
'Ma in quella della cultura anche', mi dico.
Mi spiego meglio: non è che ce l' abbia con la 'cultura', ma con una 'certa' cultura, che ormai però è imperante e fa parte del nostro modo di vivere e di pensare come il fumo delle sigarette e come la nicotina nei polmoni...
Però, ripensandoci, anche se è nella pagina della 'Cultura'..., quel titolo..., quel titolo esercita anche su di me un suo richiamo e fascino perverso. Sta a vedere che han ragione i giornalisti.   Cos' è che diceva ancora il sottotitolo?

'Manifesto di medici e intellettuali per la libertà di procreare in polemica con i vertici cattolici'.

Dò un' occhiata superficiale…

'Ecco - mi dico fra me  - cosa vogliono. Lo dicono loro stessi: la 'libertà' di procreare! Dalla pecora Dolly (quella clonata, cioè 'duplicata’, di cui han parlato tutti i giornali nel '97) alla inseminazione, alla fecondazione artificiale. Vogliono - quelli del Manifesto - una 'legge' che finalmente regoli la fecondazione assistita'…

'Libertà di procreare'? Mi ricorda qualcosa...
Mi pare che se ne parlasse nel mio primo libro dove la Luce spiegava al 'catecumeno' in cosa fosse consistito il Peccato originale. Anche lì mi pare che Eva volesse la 'libertà di procreare...'

Vado a vedere...

(G.Landolina: ‘Alla ricerca del Paradiso perduto’ – Cap. 24 – Ed. Segno)

 

24. La 'scaletta' del Peccato originale. La 'Legge della Prova'.

Leggo il Capitolo 34 (Vol. III) de 'Il Poema dell' Uomo-Dio' nel quale la mistica e veggente Valtorta 'vede' e ascolta Gesù mentre pronuncia il lungo e famoso discorso delle 'beatitudini'.
In particolare Gesù invita gli uomini a 'sorvegliarsi', a stare attenti al proprio sguardo, allo sguardo dell' occhio e della mente perchè, corrotti che siano, questi non possono che corrompere anche il resto e, quando una persona è corrotta, essa finisce per trascinare a corruzione anche gli altri.
Proprio come successe ad Eva nei confronti di Adamo.
A questo punto Gesù fornisce una spiegazione interessantissima della Prova alla quale furono sottoposti i due e della sequenza spirituale, mentale e carnale dei loro errori che costituì il 'Peccato originale'.
Questa spiegazione, data alla moltitudine nell' ambito del suddetto discorso, che definirei intellettualmente affascinante e suggestivo, viene integrata poi da Gesù in una spiegazione a parte che Egli dà alla mistica, e che viene riportata nelle 'note' delle pagg. 218/219,  dove - a prevenire eventuali obbiezioni - Egli spiega in che cosa consistette la corruzione dell' occhio e della mente che Satana operò nei confronti di Eva.
Rileggo due volte perchè questa  ulteriore spiegazione è comprensibile ma anche complessa. Cerco quindi - ma mi è fatica - di riordinare a memoria  i vari concetti.

Luce:
Facciamo questa 'scaletta':
. Satana destò innanzitutto la curiosità 'intellettuale' - cioè dell' Intelletto, dell' Io - di Eva.
. Infatti curiosità 'intellettuale' è in realtà curiosità 'spirituale', perchè la psiche è 'spirito', anima.
. Peraltro il 'comando' dato da Dio ai due di non toccare l' Albero del Bene e del Male era un comando di 'obbedienza', e pertanto un comando 'spirituale'.
. Era, notare, l' unico comando dato da Dio ai primi due uomini. L' unico comando spirituale ai due che avevano tutto, sopratutto Dio, ed erano i 're' della Terra.
. Questo comando obbediva alla 'Legge della Prova', legge creata da Dio come le altre leggi del Creato, fisiche queste ultime, spirituale la prima.
. Alla legge della prova, per prevenire l' obiezione che non era 'giusto',non fu sottratto nemmeno il Cristo, che fu 'tentato', che Dio permise fosse (da Satana) tentato come Uomo e come Dio, in più occasioni, e che specie nella sofferenza della Croce fu messo a dura prova.
. La legge della 'prova' è legge giusta, invece, perchè è giusto che i grandi doni vengano 'meritati'.
. I primi due avevano tutti i 'doni' per resistere alla Prova, perchè erano perfetti, perfetti nella Ragione che sottometteva il senso, perfetti nell' Io che era sottomesso allo 'spirito' dello spirito. Essi, ripeto, erano inoltre 'congiunti' con Dio che parlava loro nei 'silenzi della sera', cioè nei momenti di pace spirituale.
. Essi, tuttavia, erano anche liberi, sopratutto liberi, perchè il Dio di Libertà non poteva che lasciare 'liberi' i suoi figli, fatti a sua immagine e somiglianza. La mancanza di libertà, anche nel Bene, sarebbe stata 'schiavitù'.
. Eva dunque per curiosità intellettuale disubbidì, volle essere pari a Dio nel 'creare', cominciando dai figli: fu dunque un desiderio di potenza misto ad una ribellione e quindi ad una volontà di prevaricazione. Aveva già tutto, ma non bastava parlare con Dio, voleva essere come Dio, Dio.
. Dopo il peccato di disubbidienza e di superbia, peccato contro l'Amore, Eva perse la Grazia e tutte le 'protezioni'  della Grazia. Disubbidendo essa perse l' unione con Dio e gli attributi che, umanamente, Dio le aveva dato. Persa la Grazia, ucciso lo spirito, di Eva rimase l'animale, cioè la natura solo animale, posto che quella spirituale era morta nello spirito.
. E, essendo diventata 'animale', Satana potè risvegliare gli istinti animali: cioè la sessualità negli aspetti più torbidi, prima in se stessa e poi in Adamo.
. La sessualità fu dunque una conseguenza della animalità. Ma ciò che negli animali, non depravati da Satana, è mezzo di riproduzione, negli uomini è mezzo di godimento puro, cioè di depravazione spirituale.
. Diventata animale a seguito della lussuria spirituale: quella di 'potere' come Dio, Eva ebbe la lussuria morale: quella di voler tutto conoscere, cioè il Bene e il Male. E conoscendo il Male ne conobbe l' aspetto peggiore, per cominciare, quello sessuale. Aspetto 'peggiore' relativamente a 'quel' momento ed al peccato di 'potenza' che era quello della riproduzione secondo la legge naturale, cioè 'animale'.
Il Resto del Male lo conobbe dopo.

Rimango un po' lì a riflettere. Finalmente, nella mia vita, una spiegazione intelligente e ragionevole del Peccato originale che mette a posto tante idee storte che avevo in testa. Avevo sempre considerato puerile il fatto che la disubbidienza di essersi presa un 'frutto proibito' avesse poi provocato una catastrofe come quella prodotta appunto dal Peccato originale. Ora capisco invece che il frutto, fosse anche stato il frutto reale di un albero reale, aveva invece un significato simbolico di 'prova'. Non fu il prendere o non prendere il frutto in sè che contò, quanto soprattutto il fatto che il prenderlo costituì una disubbidienza dietro alla quale vi fu addirittura un atto di 'superbia' luciferina, una volontà di 'potenza' e di prevaricazione e di usurpazione del potere di Dio tradottasi nel voler 'creare', anzi nel voler 'procreare', ma a questo punto - persa la Grazia - procreare nella 'sessualità' più lussuriosa anzichè procreare con l' amore spiritualmente 'ordinato' che Dio avrebbe voluto.
Nella mia ignoranza, avevo sempre considerato il peccato originale come un peccato  meramente 'sessuale', e mi dicevo: 'Ma che male c'era, visto che noi uomini siamo fatti così e Dio stesso ci ha fatti così? Possibile aver dovuto subire una punizione tanto grave per aver fatto la cosa più 'naturale' di questo mondo?...' No. Il vero peccato  - mi dico ora - fu il tentativo di 'usurpazione' delle prerogative di Dio, lo stesso peccato di superbia che aveva fatto a suo tempo Lucifero, una ribellione, un tradimento vero e proprio che Lucifero pagò con la condanna all' Inferno eterno...
A noi uomini, mi dico per consolarmi, ci è andata ancora bene!

 

11.2 – Bioetica e superuomini: il Manifesto per i bambini che verranno

Rimango a lungo a meditare su quello che avevo scritto, me l' ero quasi dimenticato.
Eccola qui la 'libertà di procreare' che – come dice il giornale - invocano intellettuali e medici del Manifesto'…
A questo punto la curiosità, per me, è più forte della 'Cultura', e vado ad aprirne la pagina interna e, cinque colonne al centro, leggo sottolineando con la penna i passi che mi colpiscono di più.

 

BIOETICA, ECCO IL MANIFESTO PER I BAMBINI CHE VERRANNO

'Da tempo sono disponibili nuove tecniche di procreazione assistita, che in molti paesi sono state disciplinate con leggi e regolamenti. In Italia ciò non è avvenuto, soprattutto perchè la parte preponderante della cultura cattolica ha avversato l' impiego di queste tecniche e ha temuto che qualsiasi intervento ne fosse una legittimazione anche soltanto indiretta. Questo orientamento è stato seguito (o subìto) da quasi tutte le formazioni politiche. Le conseguenze sono state gravi, perchè nel nostro paese non si sono garantite le condizioni minime di sicurezza sanitaria e sociale per le persone che finora hanno utilizzato la fecondazione assistita... La fecondazione assistita è stata messa a punto come rimedio alla sterilità, e in quanto terapia essa non dovrebbe suscitare riserve in nessuno. Oltre ad essere un rimedio alla sterilità individuale o di coppia, la fecondazione assistita apre anche altri orizzonti: ad esempio, permette ad una coppia che sia portatrice di rischi genetici di generare un bambino sano, e consente ad una donna sola di generare un figlio al di fuori di un rapporto sessuale...  l'imposizione di forti vincoli all' accesso alle tecnologie di procreazione assistita (per esempio alle donne sole) costituisce una minaccia per la libertà di procreazione, uno dei diritti fondamentali della persona, perchè la decisione di procreare (o di non procreare) ha un ruolo centrale circa il significato della vita delle persone, la loro dignità e il loro senso di identità...chi non condivide queste concezioni deve essere libero di considerare queste cose alla stregua della donazione del sangue e degli organi...'

Rimango a riflettere su quello che ho letto, e 'ragiono' - come dico spesso io - a voce alta.
E quando ragiono dentro di me a 'voce alta' - come  ho già raccontato nel Cap. 59 dell' altro libro, quello del 'Combattimento spirituale' - è proprio come se io fossi  un pilota d'auto con... due teste che si affrontano e si scontrano per impadronirsi del volante e guidare ognuna a modo suo.
Quella di sinistra: trasgressiva, irruenta, un po' cinica e quella di destra: riflessiva, saggia, prudente.
E sono - queste - le stesse due 'teste' che si scontrano nel combattimento spirituale che ognuno di noi affronta ogni giorno nella vita e, a seconda di quella che vince, si capisce se si sono seguiti gli impulsi buoni o quelli cattivi perchè, come spiegava in quel capitolo la Luce al Catecumeno, cioè a me:

'Al volante c'erano un santo ed una belva. Ha vinto il santo ma la belva è sempre in agguato.
Questa è la battaglia del tuo 'Io'.
Rimani sempre in guardia. In te hai un 'dio' e un 'demone'. Tieni il demone in catene, anzi in gabbia, e non ti avvicinare mai... a portata di zampa.'

***

 

E allora? Cosa c'è che non va in quell' articolo di giornale? Mi pare una questione 'pulita', no? E' solo un rimedio contro la sterilità. E perchè mai una donna dovrebbe rimanere sterile? Perchè mai un marito di una donna sterile non dovrebbe poter avere un figlio? Non lo ha detto 'Lui': crescete e moltiplicatevi?

Certo che, Lui, ha detto: 'crescete e moltiplicatevi'...!, ma nell' ordine, nell' ordine di una procreazione santa, quella che rispetta le leggi naturali, perchè dove subentra il disordine allora è il Caos, e l' Altro è il Principe del Disordine.

E perchè mai, poi, uno non dovrebbe evitare rischi genetici? Chi può dire che non sia giusto avere un figlio sano e bello? Che c' è di male? Anche questa è una richiesta 'pulita', legittima. Perchè far soffrire quei genitori che si rovinano invece la vita ad accudire quelli che invece 'Lui' ha voluto che nascessero malati o deformi? Meno male che c'è l'Uomo che con l'ingegneria genetica mette a posto tutto. Via, ragioniamo...!

Ma ragiona tu, un momento. Quando Lui ha detto ai 'primi due' di non toccare l'Albero della Scienza del Bene e del Male, albero simbolico - d'accordo - ma che aveva un suo preciso significato di prova d' ubbidienza e quindi d' amore, sapeva bene che l' uomo non era in condizione di discernere il Male dal Bene, o meglio, anche se li sa discernere - perchè ha avuto da Dio il dono dell' intelletto - poi con la sua libera volontà spesso preferisce scegliere il male. Dove si finirà, allora, di questo passo? Dove? Tu dici che è 'pulita', questa richiesta? Anche l' energia della fissione nucleare dicevano che doveva essere una energia 'pulita', e che era una cosa 'buona' anche in considerazione della 'riduzione dei costi', e quindi del benessere della 'gente', e poi ancora del 'mercato'. Via, poi, quelle brutte forme di ‘inquinamento’, con quel carbone che sporca e penetra nei polmoni...!
E come è finita? Con la bomba atomica, è finita! E poi con quella all'idrogeno. E poi con la bomba al neutrone... Come? Non sai qual è? Ma è quella che ammazza le persone ma lascia in piedi le case, i palazzi, i monumenti, sì, insomma, le cose che contano... E' una bomba 'ecologica', 'pulita' anche lei...E ora siamo tutti qui con quelle bombe appese a grappoli su aerei e satelliti che ci girano sulla testa, e se uno solo si sbaglia e preme il bottone...addio procreazione, anzi, addio creazione!

Via non drammatizziamo. In fin dei conti dovrebbe essere interesse di tutti avere dei figli in provetta. Intanto niente sessualità: non è stato sempre prevenuto, 'Lui', verso la sessualità? Vedi cosa scrivono ? Queste donne vogliono generare un figlio fuori del rapporto sessuale. Sante sono, no? E poi pensa, quanti bei bambini. Tutti geneticamente perfetti. Questa sì che sarebbe la perfezione della creazione, non quella che ha voluto 'l'Altro'!

Bravo, sarebbe forse bello se l'uomo fosse già spiritualmente e moralmente 'perfetto'. Ma se fosse perfetto, come prima del peccato originale, non ci sarebbero neanche questi problemi. Ma visto che perfetto non è? Come andrebbe a finire? Te lo dico io: finirebbe non solo con dei figli superbelli, ma 'superuomini'. E tutti gli 'altri' che non se lo potranno permettere? Se già adesso gli uomini cosiddetti 'superiori' sottomettono quelli inferiori e li sfruttano, cosa succederà mai quando ci saranno i superuomini? Superiori dal punto di vista fisico, superiori sul piano dell'intelligenza, anzi della genialità? Gli 'altri' diventeranno schiavi, per forza. E cosa fanno gli schiavi? Si rassegnano e allora è la condanna ad una vita di schiavitù, di sofferenza, di ingiustizia. Oppure si ribellano, e allora c' è lo sterminio in massa, da una parte o dall' altra, per la sopravvivenza.

Beh, se la metti così con te non si può ragionare. Ma guarda che impedire di procreare è - proprio come dicono quelli del Manifesto – ‘una minaccia alla libertà di procreazione..., libertà che dà significato alla vita delle persone, alla dignità, al loro senso di identità', come del resto è un diritto  il 'non procreare', perchè la procreazione deve essere 'libera', no? Non è, 'Lui', Dio di Libertà e non siamo, noi, liberi? Libero Lui e liberi noi. 'Lui' l' ha detto.

‘Libertà di procreazione’?  ‘Pretesa di Creazione’!, chiamala. Come quella di Eva.  Desiderio di potenza! Cosa aveva detto la Luce?

^^^^
'Eva dunque per curiosità intellettuale disubbidì, volle essere pari a Dio nel 'creare', cominciando dai figli: fu dunque un desiderio di potenza misto ad una ribellione e quindi ad una volontà di prevaricazione. Aveva già tutto, ma non bastava parlare con Dio, voleva essere come Dio, Dio'.

^^^^^

E come non se ne accorse Eva - della disubbidienza, della volontà di potenza, dell'orgoglio, della superbia - e peccò, e si condannò, così ora non se ne accorgono neanche questi del Manifesto.
E cosa vuol dire poi - secondo te - libertà di 'non procreare'? Per caso libertà di abortire?
E tu mi parli di diritti fondamentali della persona? Ma  quale persona? Quale vita delle persone, quale dignità, quale identità! Tutto annullato, con quello: vita, persona e dignità.
Qui ci vorrebbe un altro diluvio!, te lo dico io.

Ma dì, ma non avevi detto che dovevi scrivere della 'pazienza di Giobbe', oggi?

'Giobbe'? 'Pazienza'? Me l'hai fatta scappare. Ne parliamo domani!