95. La 'Nuova Era'.
Torno a meditare sulle parole del Gesù della Valtorta : '...Ora il Padre è stanco, e a far perire la razza umana lascia che si scatenino i castighi dell' inferno, perchè gli uomini hanno preferito l'inferno al cielo e il loro dominatore: Lucifero, li tortura per spingerli a bestemmiarci per farne dei suoi completi figli...' Mi viene alla mente - in merito a questa predizione catastrofica, direi 'apocalittica' - un altro brano che la Valtorta scriverà, sempre sotto 'dettatura', due anni più tardi (6.3.45) riportato nel Cap. 12° del IX° Volume del 'Poema'. 'Radunatevi, affrettatevi, accorrete da ogni parte alla mia vittima che immolo per voi, alla grande Vittima immolata sui monti d' Israele, a mangiare la sua Carne, a bere il suo Sangue'. 'Ma quale vittima ? Quale? Tu sembri uno che sia preso da una follia fissa. Non parli che di morte... e ci addolori...' gli risponde con 'No! - dice Gesù parafrafrasando ancora i profeti Ezechiele, Osea e Daniele - solo dopo che questa Terra avrà peccato contro di Me, e ricordate che sono parole del Signore al suo profeta, solo dopo, il popolo, e non solo questo singolo, ma il grande popolo di Adamo comincerà a gemere:"Andiamo al Signore. Lui ci ha feriti ci guarirà". E dirà il mondo dei redenti:"Dopo due giorni, ossia due tempi dell' eternità, durante i quali ci avrà lasciato in balìa del Nemico che con ogni arma ci avrà percossi e uccisi come noi percotemmo il Santo e lo uccidemmo - e lo percotiamo e lo uccidiamo perchè sempre vi sarà la razza dei Caini che uccideranno con la bestemmia e le male opere il Figlio di Dio, il Redentore, scagliando frecce mortali non sulla sua eterna glorificata Persona, ma sulla loro anima da Lui riscattata, uccidendola, e uccidendo perciò Lui attraverso le loro anime - solo dopo questi due tempi verrà il terzo giorno e risusciteremo al suo cospetto nel regno di Cristo sulla Terra e vivremo dinanzi a Lui nel trionfo dello spirito. Lo conosceremo, impareremo a conoscere il Signore per essere pronti a sostenere, mediante questa conoscenza vera di Dio, l'estrema battaglia che Lucifero darà all'uomo prima dello squillo dell'angelo della settima tromba che aprirà il coro beato dei santi di Dio, dal numero perfetto in eterno - nè il più piccolo pargolo nè il più vecchio vegliardo potrà mai più essere aggiunto al numero - il coro che canterà: 'Finito è il povero regno della Terra. Il mondo è passato con tutti i suoi abitanti davanti alla rassegna del Giudice vittorioso. E gli eletti sono ora nelle mani del Signor nostro e del suo Cristo, ed Egli è il nostro Re in eterno.Lode al Signore Iddio Onnipotente che è, che era e che sarà, perchè ha assunto il suo gran potere ed è entrato nel possesso del suo regno' Ecco cosa mi fa riflettere: nel primo dettato della Valtorta Gesù dice che il Padre è stanco e a far perire la razza umana lascia che si scatenino i castighi dell' inferno e di Lucifero, preferito al Cielo e diventato 'Dominatore' degli uomini, nel secondo dettato Gesù dice che solo 'dopo' che la terra avrà 'peccato' contro di Lui (cioè - interpreto io - dopo che lo avrà crocifisso facendo deicidio) solo dopo due 'giorni', ossia due 'tempi' durante i quali il popolo dei 'redenti' è rimasto in balìa del Nemico che colpirà gli uomini così come essi hanno 'colpito' il Santo con i loro peccati, solo 'dopo questi due tempi' verrà il terzo 'giorno' e i redenti resusciteranno al cospetto del Regno di Cristo sulla Terra e vivranno dinanzi a Lui nel trionfo dello spirito... ' La venuta del Re - continuerà il mondo gemente nelle sue ferite e chiuso nel sepolcro, mal vivo e mal morto, chiuso dal suo settemplice vizio e dalle sue infinite eresie, l'agonizzante spirito del mondo chiuso, coi suoi estremi conati, dentro l'organismo, morto lebbroso per tutti i suoi errori - la venuta del Re è preparata come quella dell'aurora e verrà a noi come la pioggia di primavera e di autunno. L'aurora è preceduta e preparata dalla notte. Questa è la notte. Questa di ora...' Luce: |