88. Dio fu ingiusto con i 'non cristiani' concedendo solo ai cristiani di andare in Paradiso?
Alle volte - quando discuto con amici e surretiziamente cerco di fare un poco di 'apostolato', tanto per 'provare' - gli interlocutori mi fanno delle domande alle quali - sul piano della razionalità, per non parlare di quello della 'teologia' - non so proprio cosa rispondere.
Secondo me, per fare apostolato con un 'ateo' ci sono almeno tre modi di dare 'testimonianza': con la fede che professi e che potrebbe rivelarsi 'contagiosa', con l' esempio 'operativo' di vita realmente 'cristiana', infine con una razionalità che - per i razionalisti almeno - potrebbe essere 'contagiosa' quasi quanto la fede, almeno su di un piano teorico.
Io che sono 'scarso' nella fede ma ancor di più nell'esempio cristiano, cerco di arrangiarmi con la 'razionalità', cercando cioè sempre - quando si parla di fede a uno che la fede non ce l' ha - di fargli dei 'ragionamenti' che quantomeno lo avvicinino alla fede sul piano della logica, sperando che poi il resto... venga da solo.
Un giorno, conversando con due amici: marito e moglie, lei mi disse che Gesù Cristo secondo il suo parere era stato un grande 'pranoterapeuta', insomma un 'guaritore'.
Lui contestava invece la religione cristiana e l'operato stesso - nelle faccende umane - di questo 'presunto Dio'.
Oggi già saprei rispondere un pochino meglio, ma allora...
Fra l'altro, l'amico - che di religione aveva premesso di sapere poco anche lui - mi aveva chiesto come mai, questo 'Dio dei cristiani' che dovrebbe essere l'unico per tutti i popoli del mondo, cioè il 'Dio vero', come mai si è scelto poi - privilegiandolo - un popolo in particolare: quello ebreo, insegnando solo a quello la dottrina 'giusta'.
Questa domanda sottintendeva - neanche tanto velatamente - l'accusa al Dio dei cristiani di essere un Dio 'di parte' e pertanto poco 'attendibile'.
E inoltre - altra domanda alla quale non seppi rispondere - come mai questo Dio ha 'redento' solo i cristiani liberandoli della Colpa d'origine consentendo poi solo a loro di andare in Paradiso?
Perchè ai cristiani il 'loro' Paradiso e agli altri no? E perchè se un cristiano si rifiuta di fare quello che dicono i preti, ma poi si comporta bene, non dovrebbe andare in Paradiso?
Insomma la vena 'polemica' era evidente.
Avevo il dubbio che le sue domande non fossero formulate tanto appropriatamente ma credo ora che - anche se avessi avuto sottomano un prete 'teologo' - non avrei convinto il mio interlocutore neanche con le migliori argomentazioni, soprattutto se proposte da un 'prete'.
Confesso quindi di aver perso l'occasione, non essendo preparato, per 'agganciarlo' - sfruttando l' amicizia - e portarlo a 'ragionare' sulla base di un qualche discorso razionale e convincente.
La risposta su Israele ora la conosco: Israele fu scelto non perchè popolo 'privilegiato', non perchè 'eletto', non perchè 'prediletto', ma in virtù dei meriti degli antichi patriarchi ai quali, in ricompensa della loro giustizia, del loro timor di Dio, venne dato il premio di una discendenza 'privilegiata': la discendenza del Cristo, discendente per la parte 'umana' della propria natura di uomo (e solo in questo senso Israele fu popolo 'eletto': perchè da esso sarebbe nato il Cristo, il 'dono', il dono peraltro mal ripagato, il 'talento' sprecato).
Ma la risposta che il mio amico aveva chiesto sul perchè del Paradiso dei Cristiani?
Non dicono forse anche le altre religioni che i 'loro' seguaci vanno in Paradiso? E allora quanti 'paradisi' ci sono?
Ma se Dio è 'uno', sarà il ' Dio' di tutti - mi dico - ed il Paradiso sarà un Paradiso uguale per tutti. E se è uguale per tutti ci andranno tutti, in paradiso, e non solo i cristiani, no...?
Insomma, lo avrete capito, le domande del mio amico me le ero fatte anch'io.
Luce:
'Dio fu ingiusto con i non cristiani, concedendo solo ai cristiani i benefici della redenzione, consentendogli cioè di andare in Paradiso?'...
Questo ti sei chiesto più volte, questo a volte ti hanno chiesto, questo devi chiarire bene.
Dio è innanzitutto, oltre che buono, giusto: Giustizia nel giudicare, nel premiare, nel punire.
Già ti ho spiegato che il Signore, all'uomo che - egli sapeva - avrebbe sbagliato, aveva inciso nel 'cuore' la legge naturale dei dieci comandi.
Già quella, seguendola , era sufficiente ad assicurare il ritorno a Dio, nel Paradiso celeste, in Cielo: il ritorno a Dio, ma il ritorno dei 'giusti', perchè Dio - come ti dissi - 'buono , ma non stolto è' e giustizia vuole che i 'non giusti' non vengano premiati, anzi vengano puniti.
Ora Dio aveva però anche fatto la 'promessa': quella di mandare chi avrebbe schiacciato con il tallone il capo al Serpente, cioè il Cristo, figlio della Vergine Santissima, la Prediletta dopo il figlio, ma prediletta quanto il Figlio.
I giusti che erano morti nel frattempo (chè i 'non giusti' neanche meritano considerazione perchè in pratica hanno voluto autocondannarsi con le loro stesse mani, grazie allo stesso libero arbitrio che loro vollero fonte di perdizione e che i giusti vollero liberamente come fonte di salvezza), nel frattempo - cioè nel vostro 'tempo', chè Io 'tempo' non ho - cioè da Adamo ed Eva fino alla resurrezione del Cristo che discese agli 'Inferi', i giusti - dicevo - erano nel Limbo.
Il 'Limbo' è una specie di 'sala di aspetto' dove si attende il 'treno' che porta in Paradiso. L'attesa può anche essere lunga, ma la aspettativa di vedere e gioire nel Signore ricompensa largamente e fa sì che il Limbo, nella pregustazione della Felicità Eterna, sia alla fin fine più una 'gioia'.
Dunque, per i giusti, da Adamo ed Eva in poi, per tutti i giusti che sarebbero venuti, era previsto il Limbo fino al Giudizio Finale, quando sarebbero stati giudicati i vivi e i morti: vivi e morti nello spirito, ed i vivi avrebbero asceso al Cielo.
Ma grazie alla Redenzione, grazie ai meriti del Cristo - crocifisso con orribile Passione dove il dolore non fu la croce di legno ma la Croce dei Peccati del Mondo: tutti divinamente visti per poter meglio soffrire, meglio riscattare e meglio perdonare - grazie alla Redenzione, il Padre buono concesse - mi spiego con dei termini che ti faranno sorridere ma che almeno ti sono, vi sono, famigliari e vi aiutano a capire - una sorta di 'amnistia' a tutti i Giusti del Limbo, che vennero così 'liberati' e felici poterono in anticipo ascendere al Cielo.
Per gli altri giusti, cioè quelli che sarebbero venuti dopo questi, di nuovo la sosta nel Limbo fino alla Fine.
Nè questo fatto: questa eccezione, ti deve parere strana.
La mia 'amnistia' non fu come le vostre imperfette e ripetute, dove col 'Buono' escono i 'Cattivi', continuamente.
La mia fu 'unica' e concessa veramente per un fatto straordinario: la morte di un Dio - autocrocifisso poichè Lui accettò, anzi volle la crocefissione per riscattarvi - e la redenzione, ma sopratutto la conquista della 'Gloria' a causa del patimento subito e dell' Amore profuso, per cui avendo liberato il suo popolo in terra dalla schiavitù del Peccato Originale, Egli, il Figlio, aveva diritto al suo primo Popolo in Cielo, quello appunto dei Giusti rimasti fino a quel momento nel Limbo.
Cristo, dunque, venne per tutta l' Umanità, e tutta l' Umanità riscattò concedendole la possibilità - grazie alla Legge dei Dieci Comandi incisa nel Cuore e grazie al proprio Libero Arbitrio - di tornare al Padre per costituire, per essere Popolo di Dio in Cielo, dopo essere stati Figli di Dio in Terra.
Ma a quelli che, in più, vollero, vorranno esssere 'Cristiani': un premio, un 'incentivo' migliore.
Perchè? Non è giusto?
Essere 'cristiani' non è un 'privilegio', umanamente parlando. Non è un privilegio perchè essere cristiani vuol dire essere del Cristo, e Cristo è Dio, e non si può essere del Cristo, umanamente parlando come fate voi, cioè a parole.
Bisogna esserlo spiritualmente, con Amore e con Dolore... il dolore accettato ed offerto al Signore.
E tutto questo, umanamente, è 'condanna' anche se spiritualmente, poi, sarà premio.
Ma in più, in più, per il cristiano che - avendo avuto la opportunità di nascere 'cristiano', come pure colui che non essendo cristiano sarà stato posto a contatto stretto con la Dottrina cristiana ma l'avrà volutamente respinta, respinta con il cuore, non condividendone l'Amore, ecco, per questi, l'opportunità sarà stata Mezzo di Prova, prova perduta e quindi occasione di giudizio ancora più severo, perchè avranno sprecato il 'talento' che il Signore aveva loro dato.
L'esser cristiani di nome, non esserlo di fatto, non privilegio sarà stato ma addirittura fattore di condanna perchè avendo avuto la sorte di conoscere veramente Dio, il vero Dio, la Sua Dottrina, questi l' hanno, l'avranno respinto.
E condanna avranno, perchè Dio... 'buono, giusto, ma non stolto è'.