(M.Valtorta: 'Il Poema dell' Uomo-Dio', Vol. I, Cap. 33, pagg. 138/141) 84. Tutto detto di Me, secoli e secoli prima della mia venuta...
ma il mio 'popolo' non mi volle riconoscere. In questa scena del 'Poema' Maria SS. è a colloquio con Elisabetta, che se non ricordo male era una sua parente, moglie del sacerdote Zaccaria. '...Dimmi: che dovrà fare per salvare il mondo la mia Creatura? I Profeti... Oh i Profeti che dicono del Salvatore! Isaia... ricordi Isaia? 'Egli è l' Uomo dei dolori. Per le sue lividure noi siamo sanati. Egli è trafitto e piagato per le nostre scelleratezze...Il Signore volle consumarlo coi patimenti... Dopo la condanna fu innalzato...' Luce: 'Giubilate, cantate insieme, o rovine di Gerusalemme, perchè il Signore ha pietà del suo Popolo, egli riscatta Gerusalemme.Il Signore rivela il suo braccio agli occhi di tutti i popoli, e le regioni di tutta la terra vedranno la salvezza del nostro Dio...' Isaia, 52.9/10'Ecco, il mio Servo prospererà, sarà onorato, esaltato, e diventerà grande. E se molti si erano spaventati nel vederlo tanto il suo aspetto era sfigurato, - non aveva più l' aspetto di un uomo - si meraviglieranno di lui molte genti, i re al suo cospetto chiuderanno la bocca, perchè vedranno un avvenimento non annunziato, e osserveranno un fatto inaudito...' Isaia, 52.13/15'Disprezzato, rifiuto dell' umanità, uomo dei dolori, assuefatto alla sofferenza, come uno davanti al quale ci si copre il volto, disprezzato, così che non l' abbiamo stimato. Veramente egli si è addossato i nostri mali, si è caricato dei nostri dolori. Noi lo credevamo trafitto, percosso da Dio e umiliato, mentre egli fu piagato per le nostre iniquità, fu calpestato per i nostri peccati. Il Castigo, che è pace per noi, pesò su di lui e le sue piaghe ci hanno guarito...S'egli offre la sua vita in espiazione, avrà una discendenza e ciò che vuole il Signore riuscirà per mezzo suo. Dopo le sofferenze dell' anima sua egli vedrà la luce e tale visione lo ricolmerà di gioia. Il giusto, mio servo, con le sue pene giustificherà delle moltitudini e prenderà su di sè le loro iniquità. Perciò gli darò in eredità i popoli e riceverà come bottino genti infinite, perchè consegnò la sua vita alla morte, e fu annoverato fra i malfattori, egli che tolse i peccati di molti e si fece intercessore per i peccatori...' Isaia, 53Vedi? Tutto detto di me, secoli e secoli prima della mia venuta. Ma Satana è Odio e l' odio acceca. E il mio popolo (non perchè 'mio', non perchè 'prediletto', ma perchè da me 'scelto' a divenire il depositario della mia eredità e della mia venuta come Adamo ed Eva erano, dovevano essere i depositari del Paradiso Terrestre in attesa di quello Celeste, e mi tradirono), così il mio popolo - 'mio', questo sì, perchè da esso Io umanamente nacqui - mi tradì, perchè accecato dall' odio, perchè vi è Odio dove non vi è Amore, e, reso quindi incapace di leggere le Scritture con l'occhio dello Spirito, interpretandole alla luce, che luce non è ma tenebre, dell' umano, la luce del Lucifero - che tutto interpreta umanamente, perchè l' umanità è carne e la carne, corrotta dal Peccato, è figlia sua - il mio popolo, dicevo, si attendeva un Re della Carne, un Re terreno che ambisse a potenza, onori e glorie terrene, Re di conquiste, Re di sopraffazione. Essi aspettavano infatti il Re che loro - di proprio - si erano scelti in cuore: l'Altro. E non mi compresero, non mi riconobbero. Anzi odiarono le mie parole, troppo diverse, troppo deludenti rispetto ai loro sentimenti: anzi istinti, chè belluini essi erano tornati, e quindi mi crocifissero. E ancora oggi non mi vogliono riconoscere, perchè sarebbe ammettere la colpa dei loro padri, che essi sentono come la loro e quindi continuano a negare per tranquillità della propria coscienza. Ecco, Padre, questo è il tuo popolo. Guarda come è ridotto, guarda come è ridotta l'Umanità. Non colpa sua, Padre, colpa dell' Altro. E il Padre, commosso - anche se Lui ab-initio sapeva di ciò che sarebbe successo, anche del perdono - non seppe resistere, per Amore, nonostante tutte le efferatezze compiute dall' uomo, nonostante le sue empietà, le sue iniquità: il Padre non seppe resistere alla Forza dell'Amore, chè l'Amore sempre opera anche nel Padre, che con l'Amore e col Figlio è Uno e Trino. |