(M. Valtorta: 'Il Poema dell' Uomo-Dio', Vol. II, Cap. 61,pagg. 357/362)
- Centro Editoriale Valtortiano -

69. La castità è il massimo della 'virilità' spirituale:
per questo
anche i sacerdoti, ministri di Dio, devono essere casti...

 

Queste 'lezioni' sulla sessualità e sulla castità nel matrimonio mi hanno disorientato.
'Prima' il problema neanche me lo ponevo perchè lo trovavo irrazionale e quindi lo giudicavo una 'bigottaggine'.
Ora ne vedo la 'logica' (che - giudicata 'umanamente' - mi sembra però quasi 'perversa', cioè 'disumana' se considero quella che in realtà è la nostra 'natura') e mi sembra tutto più difficile perchè entro in contraddizione con me stesso.
Per dirla infatti con la 'Luce', il mio 'io-animale' entra in conflitto con l'io-spirituale.
Entra in conflitto perchè ora capisco che, volendo…, volendo…, si può, cioè si potrebbe... anche se non sono affatto sicuro di averla capita bene tutta questa storia dell'amare spiritualmente quando si fa l'amore carnalmente.
Se però c' è un concetto che mi ha 'shoccato', è l' idea - prima di fare l'atto sessuale (matrimoniale) - di chiedere 'aiuto' al Signore.
Ma come si fa? Lo trovo imbarazzante, anzi 'inibente' (mi spiego?).  
Addio 'virilità'...

Luce:
Quello della sessualità è uno dei temi più controversi e complessi. Eva, persa la Grazia dopo il peccato di Disubbidienza e Superbia, peccò nel 'Sesso'. Infatti l'uomo senza Grazia, cioè con lo spirito morto, non è più 'uomo' ma animale. Solo che – come ho già detto -  l'animale non fa 'sesso' ma si riproduce, mentre l' uomo - nella sua 'perversione' conseguente al peccato originale: perversione fisica, spirituale e morale - non fa 'riproduzione' ma sesso. Ecco perchè è ‘sesso’ per l'uomo ma non per l'animale: perchè l'animale non ha il senso morale e spirituale dell' uomo.

Satana, cacciato dal Paradiso Celeste -  invidioso prima di Dio e poi degli uomini, figli di Dio - giurò vendetta, la giurò di fronte a Dio promettendogli che avrebbe impedito agli uomini di diventare Figli di Dio e di popolare quel Cielo per essi creato.
Dio rispose che nulla avrebbe potuto Satana se non con gli uomini di mala volontà, che comunque non avrebbero voluto essere figli di Dio ma figli suoi, perchè per quelli di buona volontà Egli avrebbe mandato il suo Figlio, il Cristo, il Redentore, il Verbo di Dio che, fattosi Uomo, incarnatosi - per parlare da Uomo il Verbo di Dio - avrebbe insegnato la Dottrina vera per riportare il gregge perduto sulla strada del Paradiso. L'offesa di Satana, la sofferenza conseguente alla perdita della Grazia e della perfezione umana di Adamo ed Eva, sarebbero diventate strumento per guadagnarsi il Cielo. Le imperfezioni dell'io, quelle dello spirito sottomesso all' io a causa del Peccato, il loro combatterle, sarebbero diventate per l' uomo elemento di merito che l' avrebbe reso meritevole del Paradiso che - è bene non dimenticarlo mai - è Vita che dura in eterno.

La sessualità, dunque, il governo della sessualità - ma non solo di questa ma anche delle altre passioni che travolgono l'io e anche lo spirito imperfetto - diventa un elemento di prova e di vaglio. Essa è un punto debole: il più debole dell'uomo decaduto. Satana punta su essa.
A  voi uomini fa credere che la sessualità è il massimo della virilità. E voi, superbi, vi costruite dentro un'immagine di superuomo che per essere tale, cioè 'virile', supervirile, deve essere sopratutto 'sessuale'.
La donna pure crede  che la femminilità, cioè la massima realizzazione di se stessa, sia la 'sessualità' ed a tal fine esercita il suo fascino sottile, come Eva fece con il Primo.
Ora, come ti dissi, il 'guaio' - quello del Peccato Originale - è fatto.
Bisogna risalire la china, e la sessualità è uno degli ostacoli. Dio non pretende, perchè non è più possibile, che l' uomo dimentichi la sessualità, che ormai fa parte della sua natura pervertita dal peccato d' origine, ma chiede che l' uomo la governi.
Ho già detto che l'amor sessuale non è amore. Esso è puro godimento della carne, che è sempre di Satana, di quel Satana che avendo voluto trasformare l'uomo-spirituale in uomo-carnale, ha voluto orrendamente storpiare il concetto di amore spirituale.
E' sempre la Scimmia, l'eterna Scimmia, eterna perchè dannata in Eterno, che Dio vuole imitare, ma nel Perverso .
L' uomo può governare gli istinti sessuali della carne coniugandoli con l'amore spirituale, quello del coniugio benedetto da Dio.
L' amore sessuale nel Matrimonio, che oltre che coniugio è Sacramento, è benedetto da Dio ma esso deve essere rivolto ad una riproduzione santa, perchè quando non è riproduzione è 'sesso' ma se è sesso vi deve essere almeno quell' amore spirituale fra le due anime che lo sublimi, e lo 'sublima' - si fa per dire - solo se non è sesso fine a se stesso ma se il sesso è quasi un prodotto indotto dell'unione spirituale. Ecco cosa vuol dire 'castità nel matrimonio'.
Dio - cosciente di tutto - non voleva, all'uomo decaduto, inibire il rapporto sessuale, perchè il suo precetto fu quello che gli uomini - dico: uomini e donne - fossero uni nella carne, ma alla luce dello spirito, quello spirito che mai, mai, mai devi dimenticare.
La castità, o meglio la verginità del 'sacerdozio', sacerdotale o laico, rappresenta dunque una volontaria amputazione - sia da parte dell' uomo che della donna - di una delle pulsioni più forti.
L' uomo casto è un eroe: l' uomo casto sino in fondo, anche nei pensieri, perchè si amputa volontariamente di uno dei bisogni più forti, se non il più forte. Questo dal punto di vista della carne, mentre dal punto di vista morale e sociale rinuncia ad una delle prerogative che egli si è costruito, fra quelle primarie: l' essere 'virile' o 'femminile'.
La Castità è 'autocastrazione', è il massimo della 'virilità': la virilità morale e spirituale, non quella carnale, perchè 'Vir' significa 'Uomo' e il vero uomo, quello che Dio creò perfetto, è quello dello spirito, non della Carne.
Per questo i Sacerdoti, i ministri di Dio, devono essere casti.