(M. Valtorta: 'Il Poema dell' Uomo-Dio', Vol. III, Cap. 83, pag. 573)
- Centro Editoriale Valtortiano -

48. Ma l' anima, in quale parte del corpo 'risiede'?

 

La Valtorta sta 'vedendo' Gesù in viaggio per Jabnia che, camminando, discorre ed ammaestra gli apostoli.
Egli - per vincere la loro prevenzione nei confronti dei pagani -  spiega loro che è in realtà  più facile convincere questi ultimi circa l' esistenza del 'Dio vero' che non ' quelli del Popolo di Dio', cioè gli israeliti, i quali sono diventati idolatri, sottili, colpevoli, che orgogliosamente si credono perfetti e che come sono vogliono restare.
Gesù continua dicendo che secoli d' errore sembra abbiano cambiato l'istinto degli spiriti, ma così non è.
L'errore avvolge le 'menti' perchè le menti sono fuse con la 'carne' e questa è intossicata dal veleno di Satana.
Il 'pensiero' ne risente, ma non lo 'spirito' che anela tornare alle origini e che, se solo osasse parlare, griderebbe: 'Datemi Dio, datemi la Verità'.
Lo spirito non grida, conclude il discorso Gesù, perchè sa che tanto l'uomo non avverte, non comprende o lo deride.
Bisogna dunque avere pietà degli spiriti che, anche attraverso l'evangelizzazione, non attendono altro che amore e Luce.

Rifletto sul senso di quanto ho appena letto dove peraltro appare netta la 'differenza' fra mente e spirito, dove per mente si intende chiaramente l'io, legato alla cosiddetta carne, e per spirito la parte più profonda del complesso psichico.
D' accordo, mi dico poi, l' anima vorrebbe 'gridare' e farsi 'sentire', questo lo capisco, ma dove sarà mai localizzata la 'sede' di questa entità spirituale, di questo 'complesso psichico'?
Mi sembra di aver già detto di aver sempre pensato che lo 'psichismo', cioè il prodotto delle attività psichiche, cioè il 'pensiero',  sia  'prodotto' dal nostro 'cervello', cioè che sia una 'elaborazione' autoprodotta da questo importante organo che abbiamo nel cranio e che rielabora le comunicazioni che gli pervengono attraverso i cinque sensi (vista, tatto, olfatto. udito e gusto) traducendole in 'sensazioni' e quindi in 'pensiero' e infine, attraverso la volontà, in 'azioni'.
Da tutte le spiegazioni parrebbe invece di capire che l'anima , cioè la 'Psiche', nel momento 'creativo' si 'incarnerebbe' (uso questo termine per capirci) nell'uomo nella fase iniziale del suo sviluppo embrionale e, poi, sarebbe 'lei' ad utilizzare l'organo cerebrale quale suo 'strumento' per produrre quei 'pensieri' che si presentano poi di fronte alla autocoscienza dell'io.
L’anima sarebbe - per fare un esempio - come un comandante di sottomarino che usa il periscopio per 'vedere' sopra il livello del mare e dirigere quindi la navigazione a vista pur rimanendo in immersione, oppure come  un pilota d' auto  che tiene il volante, ma dove è il 'pilota' a dirigere l'auto e non già il 'volante', che è invece un semplice 'strumento' od organo che trasmette meccanicamente agli altri organi meccanici della autovettura le 'sollecitazioni' ricevute da parte di chi lo manovra.

Luce:
Lo Spirito, l'Anima - così avevamo detto - permea il corpo dell' uomo come l' acqua i pori di una spugna. Quindi vi è unità 'psico-somatica', perchè l' Anima è 'Psiche'. Ma la Psiche, avevo detto, è composta da una parte 'alta' , cioè superficiale: superficiale in tutti i sensi, sopra il livello della coscienza, e da una parte 'bassa', cioè sotto questo livello: che possiamo definire lo 'spirito dello spirito', in quanto essa è la quintessenza dell' Anima intesa nel suo complesso che, psicanaliticamente, possiamo definire come un 'complesso' di Io e Subconscio/Inconscio/Superconscio: detto così tanto per capirci...
La parte superficiale della Psiche, cioè l' Io, è quella parte più cosciente delle sollecitazioni che arrivano dal mondo dei sensi, sollecitazioni e 'stimolazioni'. Essa ne subisce quindi gli influssi: negativi, per il Peccato d'Origine.
Quindi un Io non governato dallo spirito, un Io corrotto per di più dal Peccato d' origine, più una carne governata dai sensi, fanno sì che lo spirito dello spirito venga conculcato. Ma mai domato, perchè esso sempre, sempre, anela a Dio.
Quando si dice che Dio ama le anime vuol dire che ama quella parte dell' Anima, la più importante anche se la più debole, che anela a Dio.