108. Questo non significa che Dio è ingiusto con l'uomo ma che l'uomo fu ingiusto con Dio ed ora...
ne porta le conseguenze.
Rifletto sull'insegnamento concernente la morte - anzitempo - dei bimbi e dei giusti. Sì, la spiegazione non fa una grinza, ma chi glielo dice ai genitori e parenti?
Il mio pensiero ritorna al passato, a quando mia figlia - poco più che sedicenne - venne investita da un camion 'pirata' e rimase nove giorni in coma, appesa ad un filo fra la vita e la morte...
Ricordo il dolore, i pianti miei e di mia moglie, la nostra disperazione...
Poi lei si salvò. Ma chi, i figli, li perde? Ed io cosa avrei risposto, allora, a chi mi avesse battuto una mano sulla spalla e mi avesse voluto spiegare che la vita non è un 'fine' ma un 'mezzo' per guadagnarsi il Paradiso, attraverso il 'dolore', ecc. e che comunque ci serve anche ad espiare i nostri peccati? Non è che voglia mancar di rispetto, ma è dura da 'accettare' una cosa del genere senza imprecare, quando uno è bruciato sulla propria pelle...
Luce:
Il 'Male' al mondo è una conseguenza del Peccato Originale: persa la Grazia, l'uomo perse la perfezione fisica e morale.
Di qui le malattie del corpo (e il dolore), di lì le cattiverie (ed il dolore).
Come ti ho già detto, i bambini - e comunque i 'giusti' che muoiono anzitempo - sono vittime innocenti sacrificate dal Caso.
Ma la loro sorte solo umanamente è 'disgrazia', perchè essi vanno in Cielo dove possono bearsi della vista di Dio.
E' l'uomo che - giudicando umanamente e non avendo fede e non credendo in Dio e nel Paradiso - considera questa morte come una ingiustizia.
Al contrario, è la Terra che è una valle di lacrime, un luogo di espiazione. E l'uomo 'spirituale' dovrebbe ambire l'andarsene.
Il dono più grande che possa ambire lo spirito è quello di morire subito - in Grazia - per ricongiungersi con Dio.
Ciò, di norma, non è possibile perchè l'uomo deve espiare per guadagnarsi il suo Paradiso.
La Terra - a causa del Peccato, e delle colpe degli uomini - è Tempio di espiazione: si comincia a soffrire quando si nasce, poi con il lavoro, le vicissitudini della vita, i lutti, le malattie, la morte.
Questo non significa che Dio è ingiusto ma che l'uomo fu ingiusto con Dio, ed ora ne porta le conseguenze, avendo però la prospettiva e la concreta speranza della salvezza e della gioia eterna.