13. SATANA CERCA SEMPRE ASTUTAMENTE DI AGIRE
SULLE DEBOLEZZE DEGLI STRUMENTI.
ALCUNI PREZIOSI INSEGNAMENTI
Gli insegnamenti impartiti da Azaria sono del tutto spirituali. Ovvio quindi che possano essere apprezzati e seguiti soprattutto da chi intenda salire in qualche modo nella scala della 'santità'. Chi non vuole li troverà pesanti, noiosi, deprimenti, ma sarà la 'pesantezza' del suo spirito a farglieli percepire come tali.
Questa volta 1Azaria, anzichè parlarle nel pensiero, si presenta alla mistica in visione... accompagnato... dai tre Arcangeli, Michele e Gabriele e Raffaele.
E' questo un dono per farle capire quanto ella - per le sue sofferenze accettate ed offerte - sia amata da Dio che tali sofferenze non toglie ma che, grazie all'aiuto dei tre Arcangeli e del Cielo tutto, aiuta a sopportarle, ricavandone lei alla fine anche gioia e letizia soprannaturali.
I tre Arcangeli - precisa Azaria - erano presenti quando l'apostolo Paolo, in una sua lettera ai Tessalonicesi (diretta però anche ai cristiani dei secoli futuri), spiegava come comportarsi per piacere a Dio e progredire spiritualmente sempre di più.
I tre Arcangeli - come aveva fatto l'Apostolo Paolo - la spronano a santificarsi senza farsi 'mordere' dalle tentazioni del Nemico. Satana cerca infatti astutamente di agire sempre sulle debolezze degli strumenti.
Il Padre spirituale della mistica è stato trasferito a Roma e Satana approfitterà allora del suo esser rimasta sola per reiterare gli assalti.
Mai, per nessuna ragione, bisogna cadere nella tentazione di 'accrescere' se stessi imitando gli 'istrioni' della religione nella speranza di ottenere maggior credito ed ammirazione.
Mai utilizzare allo scopo scritti di altri, perché a lei, la mistica, basteranno le parole che già il Signore le dà a piene mani, a profusione.
Come Gesù fu solo a lottare nel Getsemani, nel Sinedrio, nel Pretorio e sul Calvario anche lei dovrà imparare a lottare da sola e da sola vincere, sapendo che l'Inferno non prevarrà se lei opera sempre per la Gloria di Dio.
Le gerarchie ecclesiastiche non sono sempre 'sante' ma lei dovrà resistere a coloro che vorranno spingerla a giudicarle, facendole dire che nei suoi confronti esse hanno agito male.
Resistere inoltre a chi - basandosi su queste ingiustizie - vorrebbe intiepidire il suo amore per Dio, per la Chiesa, inducendola ad abbandonare le preghiere.
Rispondere anche 'no' a chi invece, puntando sui suoi carismi e sulle splendide rivelazioni che lei riceve, volesse spingerla a conseguire soddisfazioni umane.
Meditare sempre, invece, gli insegnamenti del Signore perché solo coloro che amano veramente desiderano continuamente meditare e rigustare le parole del Signore e, nel far ciò, si uniscono a Lui. Questo è Amore e l'amore salva.
1 M. Valtorta: 'Libro di Azaria' - Cap. 4 - 17 marzo 1946 - Centro Ed. Valtortiano